lunedì 2 agosto 2021

La bambina strisce e punti di Emanuela Nava (rilettura)

È stato il primo libro che io abbia mai letto, ero molto piccolina, avevo più o meno sette anni o forse un po' di più. Ho deciso di rileggerlo perché ho sempre serbato un caro ricordo di infanzia per questa lettura. Da questa lettura sono poi diventata un'agguerrita lettrice! Ilaria è una bambina figlia di due studiosi che per i loro studi scientifici si trasferiscono in Africa. La narrazione inizia in modo piuttosto strambo e bizzarro, Ilaria si trova dentro un pentolone su cui l'ha infilata una ragazza del luogo, inizialmente pensa sia una cannibale, ma poi avrà modo di ricredersi su di lei e di fare amicizia con questa insolita ragazza del luogo, poi conoscerà anche Zega e Kimu e andrà a contatto con la natura incontaminata e gli animali africani, finendo per affezzionarsene sempre di più.
All' inizio, Ilaria pensa che l'Africa sia incomprensibile e spaventosa, rispetto l' Italia, ma poi inizia ad amare le tradizioni, gli usi e costumi del luogo. Sono capitoli molto brevi, pensati apposta per dei bambini per non affaticare troppo il piccolo lettore e in ogni capitolo c'è racchiuso sempre un piccolo messaggio e insegnamento educativo. Da bambina questo libro aveva stimolato tanto la mia fantasia immaginativa, infatti probabilmente lo avevo riempito nei miei ricordi di cose che non c'erano riprodotte dalla mia mente, però che posso dire anche se da adulta non lo apprezzo con gli stessi occhi da bambina, mi sono ritrovata spesso a sorridere durante la rilettura, ripercorrendo le piacevoli ore della mia infanzia in cui leggevo questo libro.

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