La trama di per sé non è nulla di che', sulle prime pagine l' inizio non è dei più travolgenti, però scorrendo le pagine la scrittura di McGrath così torbida e grottesca finisce per catturare il lettore.
È interessante perché tutte le vicende vengono narrate dal protagonista, Sir Hugo Coal, suscitando sempre il fastidioso dubbio che siano solo farneticazioni della sua mente, dato che non potrebbe mai avere lui stesso una visione così onnisciente degli eventi narrati.
McGrath ha uno stile unico, di difficile collocazione, nella sua cupezza rimanda allo stile gotico, ma ha in sé qualcosa di nuovo e diverso, non ti trascina in ambientazioni cupe, lui ti trasporta direttamente dentro l'oscura mente del protagonista. È un libro disturbante, non capisci mai quale sia fin in fondo la verità e il finale si rivela essere un pugno allo stomaco, vorresti sapere, ma McGrath lascia serpeggiare l' insinuante dubbio. Non è un libro per tutti, anzi molti potrebbero odiarlo e ritenerlo piuttosto tedioso, perché quello che tiene incollato il lettore non è tanto ciò che accade, ma tanto più la scrittura forbita di McGrath e il suo modo di riprodurre e descrivere il protagonista, nei suoi gesti e pensieri. La psiche del protagonista invade le pagine del libro diventa l' ambiente in cui tutte le paure e ossessioni prendono forma, tanto che il protagonista stesso ne rimane intrappolato perpetuamente, senza riuscire a poter più comunicare con i propri familiari. Forse non è il migliore dei suoi libri, da quello che so è "follia" il libro che lo ha reso celebre, ed è pure il libro che principalmente volevo leggere di questo autore, tuttavia mi è capitato tra le mani con il book crossing e ho deciso di leggerlo. Leggendo altre recensioni, alcuni lo collocano erroneamente al genere "black humor" , ora non so cosa intendano per black humor", ma se si parla di umorismo nero è una connotazione del tutto sbagliata, non c'è umorismo in questo libro. Se invece si parla di "umore nero", di stato d'animo mentale oscuro e distorto si c'è né a bizzeffe in questo libro.
Credo che McGrath abbia trovato un titolo perfetto e una collocazione maggiormente in linea con il genere di questo libro "grottesco". Non vedo l'ora di leggere "follia"e altri libri di questo scrittore! Potrebbe diventare il mio scrittore contemporane preferito. Uno dei pochi scrittori contemporanei che mi affascina, soprattutto per la curiosa storia della sua vita, il padre faceva lo psichiatra e lui da bambino ha trascorso gran parte della sua infanzia nei manicomi,e si percepisce nella sua scrittura che è stato a stretto contatto con persone mentalmente disturbate se non ché lui stesso potrebbe essere rimasto mentalmente disturbato da un' infanzia trascorso in questo modo.