Un cult dell' orrore veramente denso, Stephen King sviscera tutte le paure e i traumi dell' essere umano all' interno di questa storia.
Personalmente, non pensavo che mi sarei mai avvicinata a quest' autore con questo romanzo e che tutto sommato lo avrei apprezzato, nonostante l' eccessiva sovrabbondanza di figure retoriche ridondanti e troppo spesso non pienamente riuscite, forse, dovuta anche ad una traduzione imprecisa.
Tuttavia, devo ammettere che è stata un' immersione piacevole e adrenalinica, soprattutto, in audiobook, in cui prendono forma l' intonazione della voce dei personaggi, i suoni e i rumori dell' overlook e di tutte le situazioni terrificanti, collocandoti perfettamente dentro la narrazione.
Non posso che fare anche un buon elogio, a coloro che hanno realizzato l' audiobook anche ben riuscito, ma riconosco che, tuttavia, non sia sufficiente, ritengo che dovrò comunque leggere il libro, perché nell' ascolto, ho avuto la percezione un po' sgradevole di essermi persa un passaggio o un qualche pezzo portante della storia. Comunque, è stato un buon modo per iniziare con gli audiobook, dato che è la prima volta che ne ascolto uno, e devo dire che ne è valsa veramente la pena, soprattutto, perché il film per quanto sia bello e ben riuscito, non ha niente a che spartire con il romanzo; soprattutto per la figura della madre di Danny una donna veramente determinata e forte, che nel film viene percepita solo come una smidollata, e il potere di Danny il the Shining viene spiegato solo in minima parte nel film.
Poche cose vengono veramente raccontate ed esplicate nella trasposizione cinematografica, per ovvi motivi, limiti temporali, e un altro grande limite resta quello di una narrazione differente, attraverso immagini, e non più di parole, perché spesso le parole sono più efficaci delle immagini, e in questo Stephen King è un bravo maestro, con un approccio scrupoloso e quasi cinematografico.
Anche se, riconosco che kubrik se l'è giocate bene le sue carte, con una reinterpretazione della storia accattivante e degli attori ben riusciti, soprattutto, Jack Nicholson, dopotutto come non immaginarsi lui per tutta la narrazione?!
Di sicuro, il film offre meno, eppure, riesce ad offrire delle immagini decise e agghiaccianti, che restano impresse nell' immaginario collettivo, anche se puramente reinventate da Kubrik, come quella delle piccole gemelle insaguinate.
Eppure, mi permetto di dire che, non risulta sufficiente per destreggiarsi con un colossale mattone come questo di Stephen King, in cui l' hotel libera e dà sfogo a tutte le paure e i traumi umani, in cui fa da padrone anche l' aspetto psicologico e di suggestione dei protagonisti e nella quale in qualche modo, anche il lettore riesce a immedesimarsi e a riconoscersi, perché diventano specchio stesso delle proprie fobie innate.