giovedì 22 settembre 2022

La boutique del mistero di Dino Buzzati

"La boutique del mistero" di Dino Buzzati è una raccolta di racconti grotteschi, esistenzialisti, ma, anche molto intimi e personali di Dino Buzzati. 
Io amo lo stile di Buzzati, la sua scrittura e le sue narrazioni introspettive che indagano affondo sull'indole umana e sul senso della vita, usando spesso anche del sarcasmo cupo. 
Tuttavia, in questi racconti ho trovato solo piccoli stralci del Dino Buzzati che mi piace, molto probabilmente perché non apprezzo molto i racconti.
Mi piace immergermi in un' unica storia che mi spinga a continuare per la curiosità di scoprire come andrà a finire, e nei racconti questa voglia mi viene a mancare, ogni qualvolta anche se, si tratta di autori che mi piacciono, perché io adoro perdermi nei dettagli e nella narrazione della storia, la brevità non mi soddisfa mai abbastanza. Nel complesso mi è piaciuto con alti e bassi, ci sono racconti più geniali, grotteschi e divertenti e altri in cui il mio interesse è calato vertiginosamente, ma gli ultimi sono veramente toccanti e in linea con lo spirito esistenzialista e riflessivo di Dino Buzzati.

sabato 17 settembre 2022

Brida di Paulo Coelho

Sinceramente, non è un libro per cui nutrissi grandi aspettative, sono sincera. 
Dopo, aver letto " L' alchimista" una profondissima delusione, dato che da molti è osannato come se fosse il più grande capolavoro di Coelho, e invece, almeno nel mio caso io ho preferito libri meno osannati di quest'autore più particolari e piacevoli da leggere e sono, appunto "undici minuti" e "Veronika decide di morire" che si allontanano dal misticismo pseudo spiritual religioso di Coelho. 
Mentre, in Brida si torna allo stile New Age e concettuale, tuttavia, devo ammettere che se "nell' alchimista" ha tutto la parvenza di frasi fatte, in Brida ho trovato una maggiore originalità, conoscenza e proprietà di linguaggio. Non grido al capolavoro, questo sicuramente no, ancora adesso, ritengo che "Veronica decide di morire" sia il libro più bello di questo scrittore, che mi abbia veramente trasmesso forti emozioni e nella quale mi sia fortemente riconosciuta con la protagonista.  
Tuttavia, ho preso questo libro senza eccessive pretese, volendo leggere qualcosa di piacevole, in un momento no, di indisposizione e devo dire che è stata una lettura semplice e per nulla faticosa, un buon libro di conforto e che comunque lascia in minima parte qualcosa, inducendo il lettore a delle piccole riflessioni sull'amore e l' esistenza.

The Shining di Stephen King

Un cult dell' orrore veramente denso, Stephen King sviscera tutte le paure e i traumi dell' essere umano all' interno di questa storia. 
Personalmente, non pensavo che mi sarei mai avvicinata a quest' autore con questo romanzo e che tutto sommato lo avrei apprezzato, nonostante l' eccessiva sovrabbondanza di figure retoriche ridondanti e troppo spesso non pienamente riuscite, forse, dovuta anche ad una traduzione imprecisa. 
Tuttavia, devo ammettere che è stata un' immersione piacevole e adrenalinica, soprattutto, in audiobook, in cui prendono forma l' intonazione della voce dei personaggi, i suoni e i rumori dell' overlook e di tutte le situazioni terrificanti, collocandoti perfettamente dentro la narrazione. 
Non posso che fare anche un buon elogio, a coloro che hanno realizzato l' audiobook anche ben riuscito, ma riconosco che, tuttavia, non sia sufficiente, ritengo che  dovrò comunque leggere il libro, perché nell' ascolto, ho avuto la percezione un po' sgradevole di essermi persa un passaggio o un qualche pezzo portante della storia. Comunque, è stato un buon modo per iniziare con gli audiobook, dato che è la prima volta che ne ascolto uno, e devo dire che ne è valsa veramente la pena, soprattutto, perché il film per quanto sia bello e ben riuscito, non ha niente a che spartire con il romanzo; soprattutto per la figura della madre di Danny una donna veramente determinata e forte, che nel film viene percepita solo come una smidollata, e il potere di Danny il the Shining viene spiegato solo in minima parte nel film. 
Poche cose vengono veramente raccontate ed esplicate nella trasposizione cinematografica, per ovvi motivi, limiti temporali, e un altro grande limite resta quello di una narrazione differente, attraverso immagini, e non più di parole, perché spesso le parole sono più efficaci delle immagini, e in questo Stephen King è un bravo maestro, con un approccio scrupoloso e quasi cinematografico.
Anche se, riconosco che kubrik se l'è giocate bene le sue carte, con una reinterpretazione della storia accattivante e degli attori ben riusciti, soprattutto, Jack Nicholson, dopotutto come non immaginarsi lui per tutta la narrazione?!
Di sicuro, il film offre meno, eppure, riesce ad offrire delle immagini decise e agghiaccianti, che restano impresse nell' immaginario collettivo, anche se puramente reinventate da Kubrik, come quella delle piccole gemelle insaguinate. 
Eppure, mi permetto di dire che, non risulta sufficiente per destreggiarsi con un colossale mattone come questo di Stephen King, in cui l' hotel libera e dà sfogo a tutte le paure e i traumi umani, in cui fa da padrone anche l' aspetto psicologico e di suggestione dei protagonisti e nella quale in qualche modo, anche il lettore riesce a immedesimarsi e a riconoscersi, perché diventano specchio stesso delle proprie fobie innate.

venerdì 16 settembre 2022

Jack Frusciante è uscito dal gruppo di Enrico Brizzi

Questo libro lo avevo letto da ragazzina, ma, ero probabilmente troppo piccola per cogliere le varie espressioni e sfumature del libro, che poi non ero mai riuscita a terminare. 
Ho deciso di riprenderlo e leggerlo a distanza di anni, e l' ho trovato un libro che parla di adolescenza, in modo scomodo e irriverente. Forse, troppo spontaneo e sincero, poco edulcorato su alcune parti. 
A distanza di tempo, il modo di dialogare tra Alex e i suoi altri amici di ragazze risulta denigratorio e offensivo, e spesso sfoccia nell' eccessivo, del tipo "te la potresti scopare con un sacchetto in testa, dato che è cessa", insomma, robe di questo tipo, "Oh, puttana qui, puttana di là", forse un libro invecchiato male, per certi versi. 
Tuttavia, la storia è tutto sommato carina, e rievoca ai nostalgici gli anni 90'. 


mercoledì 14 settembre 2022

Mr Gwyn di Alessandro Baricco

L' incipit di questo libro mi attirava come una calamita: uno scrittore che decide di smettere di scrivere, ma si rende sempre più conto di non poterne fare a meno, perché è la stessa scrittura a dare senso alla sua esistenza, ecco, un buon inizio, ottimo punto di partenza, peccato che la storia prende delle rotte senza senso.
Il romanzo a metà libro perde quella linearità di partenza, e diventa sempre più tedioso e scritto anche di malavoglia da Baricco, questo è evidente perché scrivere parole come: "E dopo essersi scambiati le proprie reciproche boiate tra loro, parlarono di ..." . Espressioni gergali che non mi sarei mai aspettata, dopo aver letto "Oceano mare", sinceramente una profonda delusione, ho voluto terminare il libro soltanto per capire dove volesse andare a parare, e sinceramente è stato veramente deprimente.

sabato 10 settembre 2022

Piccolo mondo antico di Antonio Fogazzaro

Piccolo mondo antico racconta l'ottocento italiano in cui l' intenzione era quella di ribellarsi dal dominio austriaco e di unificare l' Italia. 
In questo contesto storico facciamo la conoscenza della famiglia Maironi, come nei promessi sposi, qui si parla di un matrimonio disapprovato, questa volta dalla nonna del protagonista Franco, ma contro il suo stesso volere, Franco decide lo stesso di sposare Luisa. 
La scrittura di Fogazzaro è trascinante, anche se non si respira un' introspezione così pregnante e forte dei protagonisti, tutta al più si parla tanto di contrasto di opinioni religiose e di drammi familiari, ma sempre con un occhio distante. 
Coinvolge sì, commuove anche, ma, i toni di Fogazzaro restano sempre freddi e scostanti, non ci si avvicina mai troppo ai protagonisti, a scovare dentro la loro interiorità.
Soltanto, sui dialoghi tra i personaggi  secondari Fogazzaro si lascia andare, con il dialetto lombardo; e qui, la grossa pecca è che nell' edizione in mio possesso, 
i dialoghi non fossero tradotti in italiano, quindi, ammetto di essermi persa quell' aspetto un po' divertente e folkloristico, compreso e apprezzato solo in minima parte.
Inoltre, la vicenda è quasi interamente ambientata a Como, lungo il lago, fino ad inoltrarsi in altre zone vicine di Varese, e per me che vivo ormai da tanto tempo in queste zone, be' mi ha fatto piacere trovare nel libro gran parte dei laghi e dei posti da me visitati e conosciuti del varesotto. Aggiungo anche che questo romanzo rappresenta l'incipit di una quadrilogia familiare dei Maironi, esiste anche il seguito "Piccolo mondo moderno" , "il santo" e per concludere "Leila", ma non credo che li leggerò, almeno per il momento non provo interesse a continuarne la lettura.

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