Tuttavia, si svelano tanti scenari imprevisti, e del resto la Shimazaki a questo personaggio non risparmia nessuna battuta di arresto, alla fine prende talmente tanti calci nel sedere da tutti, che quasi si finisce per commiserarlo e provare compassione per lui.
Devo ammettere, che nella sua linearità e semplicità Aki Shimazaki riesce a rendere il personaggio odioso con una capacità di linguaggio molto essenziale, eppure, allo stesso tempo, nel giro di poche pagine e righe, riesce più avanti a redimerlo, a far cambiare parere al lettore, scavando un po' più a fondo nell' animo del personaggio di Goro Kida: Un imprenditore autoritario, arrogante, calcolatore, freddo, manipolatore e maschilista, che più avanti svela tutte le sue miserie, e che in fondo, non è così insensibile e freddo come vuole far credere, anzi come un patetico bambino ricerca le attenzioni e cerca sempre di accattivarsi tutti, soprattutto le donne, ma alla fine, rimane soltanto con un pugno di mosche, e dietro tutto questo non si cela altro che un profondo dolore mai superato.
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