Prima che uscisse il film con la fantomatica attrice "Emilia Clarke -Daenerys nel" trono di spade", non avevo mai sentito parlare di questo libro.
Non avrei mai preso in considerazione di leggere un bestseller se non che la storia, mi riportava ad una storia che avevo scritto tempo fa, "La primavera di Kai", a questo punto tanto vale sputtanarmi per bene, e riportare il link del sito e della storia, ma se volete sbattervi per leggerla, e se ne avete davvero tanta voglia bè dovrete registrarvi nel sito,la registrazione è gratuita , specifico:
https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3144651&i=1
Non ho plagiato, credo solo che fosse un periodo in cui si iniziasse a trattare temi forti nei film, nei libri, e sicuramente come alla Jojo Moyes, anche a me era partita l'ispirazione di parlare dell'argomento disabili e amore, anche perchè premetto non avevo mai sentito parlare nè del libro nè del film, fino a che dopo aver finito di scrivere la storia, dopo non è uscito il film che poi ho scoperto tratto da un libro.
Poi ovviamente, le storie si discostano molto sia nel finale, che nelle vicende, l'elemento comune è l'amore e la disabilità.
Così è normale che mi sia venuta la curiosità di vedere il film, e poi insoddisfatta dal film, ho deciso di leggere il libro, anche se sapendo che ci fossero dei seguiti, l'idea non mi entusiasmava molto.
Mi sono perfettamente ricreduta, il libro è molto bello, scritto in modo molto semplice e scorrevole, ti fa venire voglia di continuarlo fino alla fine.
Mi sono ustionata sotto all'ombrellone pur di finirlo!
Non è un libro allegro, questo è certo.
E' uno di quei libri che banalmente sembra la classica storiella d'amore, ma alla fine ti rendi conto che non lo è, che non ci sarà un lieto fine per i protagonisti, è che è un libro triste-strappalacrime, più profondo di quello che credessi.
Suggerisco di leggere il libro e di non vedere il film, dato che il film non riesce efficacemente ad esprimere le emozioni dei personaggi e a farti emozionare allo stesso modo.
Tanti gesti, azioni, sensazioni e pensieri nel film o sono espresse male, o in maniera troppo sbrigativa, oppure ci sono pezzi, interi capitoli del libro del tutto tagliati o dialoghi del tutto reinventati.
Il libro anche se non ha un finale allegro, nel vero senso del termine, devo dire che in realtà riesce a trasmettere un messaggio molto positivo, dà la carica, ti fa capire che tanti di quei problemi che ti affollano la testa sono stupidaggini.
Che se sei una come la protagonista, rintanata nella tua confort-zone, abitudinaria, che ti limiti a stare lì nel tuo paesino desolato, senza fare esperienze di nessun genere, probabilmente stai sprecando il tuo tempo.
Si potrebbe tradurre con "carpe diem", cogli l'attimo, ma sarebbe troppo semplicistico.
Ci si accorge entrando dentro determinate realtà pesanti e difficili, come quella di Will, un uomo rimasto tetraplegico, che le nostre paura e difficoltà sono sciocchezze al confronto.
La gravità di certe situazioni irrisolvibili, ci porta a ridimensionare i "nostri problemi" e a trovare soluzioni anche dove non le vedevamo.
Mi sono rivista tanto nella protagonista, e questo libro in un certo senso mi ha dato una scossa, mi ha fatto venir voglia di uscire dal mio cantuccio sicuro e di aprirmi forse un po' di più alla vita, e a miliardi di cose che si possono fare per vivere una vita piena e soddisfacente.
I seguiti "io dopo di te" e "sono sempre io", mi paiono un gran trovata commerciale alla quale non oso nemmeno avvicinarmici, dato che la storia di "io prima di te" è fine a se stessa, e i seguiti risultano solo essere una gran forzatura.