mercoledì 23 gennaio 2019

La signora delle camelie di Alexandre Dumas fils

Questo libro volevo leggerlo da tantissimo tempo, e stranamente l'ho trovato meno pesante di quello che credessi, in tre giorni l'ho letteralmente divorato.
La storia di questo classico è piuttosto famosa, è stata  scritta da "Alexandre Dumas", ma attenzione non è il Dumas del "conte di Montecristo" né dei "tre moschettieri",dato che è appunto il figlio, infatti per contraddistinguerlo dal  padre, dato che hanno lo stesso identico nome, viene  sempre scritto dopo il nome "fils /figlio".  La trama di quest' opera è  la storia d'amore fra una cortigiana e un uomo perbene, che poi è stata ripresa da Giuseppe Verdi nella "Traviata" cambiando i nomi dei protagonisti in "Violetta e Alfredo" e probabilmente sarà mutata qualche sfumatura della trama per renderla più adattabile al teatro.
Comunque, per chi non conoscesse la storia, Marguerite Goutier è una cortigiana di alto borgo, la storia inizia con la sua stessa morte,è stata bandita un'asta per comprare gli oggetti preziosi appartenuti alla defunta alla quale partecipa il narratore che potrebbe essere lo stesso "Dumas". All' asta decide di comprare una copia di  "Manon lescaut", libro appartenuto alla defunta, ma poi si presenta un uomo di nome Armand Duval che vuole acquistare a tutti i costi quella copia dal narratore, fino a che non diventano amici e allora Armand finisce per raccontargli la sua storia di come ha conosciuto Marguerite Goutier e se ne è innamorato.
Da qui inizia la storia, non aggiungo altro per non voler svelare troppo sulla trama, ma posso dire che sin dall' inizio il libro cattura l' attenzione e si rivela coinvolgente. Inoltre anche l'idea di fare partire la storia a ritroso, in un ordine cronologico sfalsato, nell' Ottocento doveva essere un'idea piuttosto originale.
Ai tempi questo libro suscitò molto scandalo, per la tematica trattata, e lo stesso Dumas ammise di essersi ispirato ad una sua infatuazione giovanile verso una prostituta che aveva spesso intravisto, anche il padre stesso rettifico che il figlio nelle sue opere traeva quasi sempre  spunto dalla realtà.  
Cosa posso dire? Se non che mi sono chiesta, perché non lo abbia letto prima, nel senso che è un libro così romantico e poetico, le parole di Dumas restano impresse,  il modo delicato in cui esprime i sentimenti e le emozioni di Armand nei confronti di Marguerite, e il modo in cui viene descritta questa donna in un modo sensuale e poetico. Si rimane abbagliati da questa donna, pur senza vederla, bastano le parole di Dumas a convincerci della bellezza e sensualità di questa donna, che nonostante il mestiere di lei, non appare volgare, ma "emana candore".
Mi mancava una lettura come questa, così dolce, sensuale e delicata, ma anche così maledettamente drammatica.
Una tragedia romantica esasperata, ma del resto ai tempi la storia d'amore tra una prostituta e un uomo perbene, non poteva avere una buona conclusione alla "pretty woman", per ovvi motivi, la società non lo consentiva e non si guariva facilmente dalle malattie.
È difficilissimo esprimere quanto mi sia piaciuto questo libro, poiché Dumas riesce a far emergere in un amore reputato indecente e scabroso, la dolcezza e la purezza dei sentimenti di Armand e Marguerite.  Ma allo stesso tempo Dumas, ci fa anche vedere le sfaccettature anche più negative dell' amore quando sfocia in rabbia, gelosia e desiderio di vendetta. Personalmente da donna mi sono innamorata di "Armand Duval"per il suo modo di esprimere l'amore per questa donna sia nel modo più dolce e romantico, ma poi anche nel modo più furioso e impetuoso in cui un uomo possa esprimere tali sentimenti verso la donna amata quando si sente tradito e ingannato.
E Marguerite, non può che suscitare una certa tristezza e compassione nel sacrificio che decide di perpetrare per amore del suo Armand.
È un libro che mi è davvero piaciuto, scandito perfettamente bene nei tempi, non c'era nulla di superfluo e noioso, ogni pagina era piacevole da leggere e aveva un suo scopo ben preciso. Insomma mi è piaciuto sin dalla prima pagina fino all' ultima riga, cosa che non potrei dire di moltissimi altri libri che ho letto. Ne potrei contare pochissimi su una mano che mi siano piaciuti così dalla prima pagina fino all' ultima, senza che non vi abbia trovato qualche parte o passaggio superfluo, noioso, banale o ripetitivo.


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