Non credevo che un libro che trattasse certe tematiche potesse veramente piacermi, e invece, l'ho trovato un romanzo interessante, si denota che Arthur Hailey prima di scrivere si documentasse molto sugli argomenti che intendesse trattare, e questo rende il romanzo più realistico e fonte di arrichimento culturale.
Durante lo svolgimento della storia, passanno in rassegna molti importanti fatti ed eventi storici verificati in America, in una corretta e puntuale sequenza temporale.
Hailey dimostra di aver voluto riprodurre e ricreare un determinato e preciso momento storico, dentro cui si muovono i suoi personaggi.
Tuttavia, il romanzo veste più la forma di un saggio, che attraverso l'espediente narrativo ci mette a conoscenza delle controversie, dinamiche contorte e corrotte che si celano dietro un farmaco.
Hailey riporta il famoso caso di focomelia provocato ai nascituri di donne incinte, che assunsero il farmaco Talidomide, successivamente ritirato, ma tardivamente in moltissimi altri paesi, e nell' America Latina rimase in circolazione a lungo, e venduto senza ricevere alcuna controindicazione.
Rimpiango uno scrittore da bestseller come Arthur Hailey, perché nella sua scrittura c'è passione, conoscenza, completa dedizione alla scrittura e all' argomento da trattare, cosa che fatico a trovare spesso e volentieri nei bestseller odierni.
Tuttavia, non lasciatevi fuorviare dal titolo "Medicina Violenta" non è un libro contro la medicina, anzi tutta altro, è un libro che mette in luce anche i prodigiosi progressi raggiunti grazie ad essa.
Sarà un po' datato, ma sul significato che sta dietro la narrazione, la riflessione esaustiva e conclusiva di Hailey resta tuttora attuale.