Il padre le permette di fare tutto, di commettere qualsiasi avventatezza e spudoratezza giovanile, fino a che non si imbatte in una nuova amante, Anna, così importante da fare breccia nel suo cuore, tanto da convincere il padre libertino e dongiovanni a sposarla.
Cecilia non sopporta la nuova fiamma del padre, la ritiene troppo seria e puritana, e ritiene che difficilmente possa adattarsi al modo di vivere suo e del padre, e non vuole neanche che Anna costringa loro a conformarsi alla vita comune, quella considerata etica e morale.
Così, Cecilia conoscendo perfettamente il padre, la sua psicologia molto elementare, lo manipola sottilmente, ma persistentemente, giocando con le sue debolezze: Ordisce un piano affinché il padre torni ai suoi vizi carnali, commettendo infedeltà verso Anna, e spingendo il padre fra le braccia di Elsa,la sua ex amante, allo scopo di rinsavirlo, spingendolo a tornare alle frivolezze di un tempo.
Tuttavia, l' esito di questo intrigo sfocerà in tragedia, e Cecilia si ritroverà a fare i conti con sé stessa, contro la sua superficialità e mancata voglia di crescere e maturare.
È un romanzo breve, che riesce a delineare perfettamente i pensieri della protagonista, un' antieroina, che per certi versi ci risulta anche odiosa, sciocca e antipatica, ma credo sia un effetto voluto dall' autrice del romanzo. Nel complesso mi è piaciuto, un romanzo breve piacevole, ma ammetto che mi sarei aspettata qualcosina di più.
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