sabato 22 aprile 2023

Un attimo, un mattino di Sarah Rayner

Da questo romanzo non azzardavo molte pretese e all' inizio era stata quasi una rivelazione, mi stava stranamente piacendo, ma ahimè avevo cantato vittoria troppo presto. L' incipit mi stava piacendo, ma il seguito stride, e soprattutto lo stile comunicativo dell' autrice non concorda con il dramma del lutto.
Se si apre l' argomento lutto, morte di una persona cara, mi aspetto un libro che ne parli con serietà, senza usare metafore ed espressioni  infantili e di cattivo gusto.
Capisco che il libro sia inglese, ma non mi aggrada molto questa mancanza di tatto e sensibilità all' inglese, perché qui non si tratta più di leggerezza, ma di sfociare in luoghi comuni, vaghezza e superficialità. Poi, nella copertina del libro si fa credere che parli di amicizia fra donne, ehm ni, ma non è proprio un libro sull'amicizia.
Per carità non metto in dubbio che ci sia un buon rapporto tra le tre, o meglio in realtà tra le due amiche, perché la terza amica, per così dire, Lou, che si introduce nel romanzo appare una vera forzatura, e che la sua comparsa servisse a qualcosa, be', si, ma non è stato ben argomentato e appare anche inverosimile, che qualcuno si apra così tanto con un' estranea su determinate tematiche trattate, come l' avere un fidanzato alcolizzato o la perdita di una persona cara, a causa di un infarto.
 A me pare che l' autrice abbia cercato di  trattare delle tematiche delicate e forti, amalgamarle dentro un libro, ma senza dargli sostanza, soprattutto verso la fine, la conclusione è  posticcia, dozzinale e piena di frasi fatte da diventare snervante.

( Si salvano solo le tazzine in copertina! Oh, quanto mi piacciono! 😍)

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