Se si apre l' argomento lutto, morte di una persona cara, mi aspetto un libro che ne parli con serietà, senza usare metafore ed espressioni infantili e di cattivo gusto.
Capisco che il libro sia inglese, ma non mi aggrada molto questa mancanza di tatto e sensibilità all' inglese, perché qui non si tratta più di leggerezza, ma di sfociare in luoghi comuni, vaghezza e superficialità. Poi, nella copertina del libro si fa credere che parli di amicizia fra donne, ehm ni, ma non è proprio un libro sull'amicizia.
Per carità non metto in dubbio che ci sia un buon rapporto tra le tre, o meglio in realtà tra le due amiche, perché la terza amica, per così dire, Lou, che si introduce nel romanzo appare una vera forzatura, e che la sua comparsa servisse a qualcosa, be', si, ma non è stato ben argomentato e appare anche inverosimile, che qualcuno si apra così tanto con un' estranea su determinate tematiche trattate, come l' avere un fidanzato alcolizzato o la perdita di una persona cara, a causa di un infarto.
A me pare che l' autrice abbia cercato di trattare delle tematiche delicate e forti, amalgamarle dentro un libro, ma senza dargli sostanza, soprattutto verso la fine, la conclusione è posticcia, dozzinale e piena di frasi fatte da diventare snervante.
( Si salvano solo le tazzine in copertina! Oh, quanto mi piacciono! 😍)
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