Di questo titolo vorrei fare una premessa il titolo originale è "Daughters of fortune" (figlie della fortuna) facendo espressamente riferimento alla caparbietà di queste tre sorelle Elizabeth,Amber e Caitilin(la sorellastra)di ottenere fama e successo ognuna a loro modo, quindi il titolo italiano trae davvero in inganno, poiché avevo acquistato questo titolo da Amazon,sia per il prezzo irrisorio di 3€ , ma anche per la tematica, volevo un libro che parlasse a livello emotivo e psicologico del rapporto tra sorelle, e invece mi sono ritrovata in una storia parecchio asettica a livello di affetti familiari. Diciamo che la copertina trae tanto in inganno, o si pensa a qualcosa in stile romanzo rosa o comunque ad una storia dolce sul rapporto tra sorelle, e invece niente di tutto questo. Per certi versi si è rivelato più di quanto avessi sperato a livello di trama, però mi aspettavo più che una raccolta di avvenimenti, anche qualcosa di più a livello emotivo e psicologico. Accadono tante cose, ma in maniera forse troppo sbrigativa, quando avrei preferito un approfondimento in più dei personaggi e della loro emotività, invece sotto il profilo emozionale mi sembra che il libro sia un po' freddo e comunque troppo immediato e superficiale. Diciamo che l'idea della storia e a livello di trama è molto carina, con un marcato femminismo che non mi dispiace affatto, che mostra delle donne caparbie, forti e determinate. Tuttavia ci sono troppi salti temporali, e troppe pagine che passano da un personaggio all' altro, lasciando in sospeso vicende che magari sarebbe stato più bello approfondire. Poi in certi momenti mi sembrava che le protagoniste avessero diciamo la strada fin troppo spianata ottenendo forse con troppa facilità la fama e il successo, non so avrei preferito un libro un po' più realistico in questo senso, perché in molti casi era praticamente banale e scontato che le protagoniste sarebbero riuscite a spuntarla e a tirarsi fuori da tutte "le difficoltà" peraltro le difficoltà in molti casi per Elizabeth e Caitilin non ci sono neanche state più di tanto. Sarà che mi fa venire il nervoso un libro incentrato sulla storia di un' impresa di moda, su una stilista e la gestione di un' impresa e che non mi parli in maniera sensata delle difficoltà incontrate lungo la strada, perché che le protagoniste riescano ad aver successo ok, ma perché? A volte non sembra tanto che si impegnino, quanto più sono nate brave e fighe e allora la spuntano sempre, e gli va sempre tutto alla grande! Forse Amber che si metteva nei casini da sola, bè è stato l'unico parte più interessante della storia, affrontando tematiche come la dipendenza dalla droga e la violenza sessuale. Tuttavia anche sulla violenza sessuale, mi è sembrato un po' un argomento su cui l'autrice poteva fare maggiore leva, e invece ne parla come si una cosa che è successa, che scuote le protagoniste, ma non tantissimo in fin dei conti, e a me sta cosa lascia un po' di sasso. Nel senso NO,non ci siamo, posso capire la freddezza che permane la famiglia Melville, e che magari sono tutti un po' apatici e asettici, ma una violenza sessuale deve sconvolgere e stravolgere tanto una persona, insomma mi aspettavo almeno in quel frangente una dolorosa emozione espressa in maniera forte, e invece niente, il vuoto assoluto, come se avessimo parlato di un piccolo incidente come un altro, non so... cioè boh! Si, poi ovviamente viene un po' fatto intuire più avanti che quella vicenda abbia scosso il personaggio di Caitilin, però a me non sta per niente bene la superficialità della scrittrice nel descrivermi una scena del genere, quasi come se fosse quasi una cosa naturale che succede. No, se vuoi sensibilizzare, toccando certi argomenti devi farlo bene, tipo dicendomi cosa prova Caitilin tipo ripensando a quella notte e invece no, per la scrittrice era più importante l'argomento dell' azienda di famiglia, ma scherziamo? Ma sul serio? Ora capisco, che da un libro svenduto a 3€ non mi posso aspettare chissà che grandi cose, però la cosa peggiore, è avere gli argomenti giusti da buttare sul calderone, e non affrontarli. Io non ho davvero capito perché gettare così tanta carne sul fuoco, se poi non hai intenzione di affrontare certe tematiche fino in fondo. E menomale che è nella collana della Mondadori "emozioni", quelle che in questo libro sono per lo più inesistenti. Ora anche sulle scene di sesso, io non ho capito perché parlarne in maniera così piatta, come automatismi pornografici, cioè questa è stata violentata e dopo tanto tempo trova il coraggio di concedersi ad un uomo perché lo ama e capisce di potersi fidare di lui, insomma un momento pieno di emozioni no? Almeno doveva esserlo, peccato che la scrittrice ti spegne letteralmente il cuore, facendoti anche cadere le ovaie.
Secondo me, era un po' indecisa non sapeva quale genere abbracciare, e alla fine non ne ha toccato profondamente nessuno , restando sempre così sul vago e scostante sui personaggi e le vicende.
Insomma ti fa letteralmente venire il nervoso, perché poteva davvero essere un libro più piacevole e coinvolgente, le idee c'erano tutte, ma per qualche strana ragione non si capisce perché si va sempre a parare da un'altra parte, un pezzo interessante viene subito interrotto sul più bello, e vengono approfonditi argomenti irrilevanti,del tipo riunioni di lavoro con termini tecnici di marketing e di azioni che chissenefrega! Cioè nel senso ok, va bene questi vogliono comprare l'azienda, ma non farmi il pippone con cose tecniche da broker,non interessa a nessuno! Piuttosto le cose importanti da leggere erano altre! Insomma questo libro mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca, perché c'erano tutti gli elementi interessanti che potevano rendere la storia carina, interessante e piacevole, ma la scrittrice ha deciso di stroncarli sul nascere. E poi il nosense, tipo Caitilin che se ne va di punto in bianco e abbandona quel disgraziato di Luciene, decidendo così di punto in bianco che non lo ama più e cambia addirittura città, ok...va bene... Vabbè è tipo "Loreley" di una mamma per amica questa. Dici vabbè ha capito che non lo ama più ci può stare, lo mandi a malapena giù e poi dopo a distanza di poche altre pagine inizia a pensare "Mi manca Luciene" Ma hai fatto tutto te! Lo hai mollato tu, brutta cretina! Insomma io i drammi che potevano essere evitati non li tollero nei romanzi, quelle cose costruite ad hoc dai personaggi perché mentalmente sono instabili non riesco a capirle e mi appaiono un po' inverosimili, dato che in questo caso bastava solo "Parlare!". Ora io capisco che noi donne siamo complicate e lunatiche, ma non anche bipolari.
Come anche la questione del padre con la madre di Caitilin, suo padre voleva spiegargli la questione, ma lei tronca il discorso, e poi a distanza di tantissimo, quand'è incinta si sveglia di colpo e decide di voler scoprire la verità. Ma tuo padre te la stava per dire, insomma dopo 580 pagine, decidi che vuoi scoprire davvero cosa è successo, forse svegliarsi un po' prima?!
Una cosa che ho molto apprezzato è stata la storia della prostituta, che inizialmente sembra buttata lì a casaccio, ma che più avanti acquista un senso logico, inoltre ho pensato che l'autrice volesse in qualche modo mettere a paragone la vita della sfortunata prostituta con quella di Amber e delle altre sorelle. Insomma, in conclusione, una vera delusione su tutti i fronti, vedrò di scambiarlo con qualche libro del" book crossing" della biblioteca di Tradate. Leggendo i ringraziamenti dell' autrice, ho notato che ha scritto che il libro era molto più prolisso e che coloro che glie lo hanno revisionato l'hanno aiutata a tagliare un po', peccato che forse nel taglio si è perso forse il coinvolgimento del lettore che viene sballottato da un arco temporale all'altro senza capirci più niente. Per esempio Elizabeth e Cole si sposano, bè ecco avrei voluto capire meglio quando hanno deciso di farlo, cioè nel senso i personaggi quasi si innamorano e neanche te ne accorgi, non ti fa vedere insomma quando scocca la reale scintilla fra i personaggi...avviene tutto come se dovesse avvenire perché così ha deciso la scrittrice, è tutto troppo piatto.
Secondo me, era un po' indecisa non sapeva quale genere abbracciare, e alla fine non ne ha toccato profondamente nessuno , restando sempre così sul vago e scostante sui personaggi e le vicende.
Insomma ti fa letteralmente venire il nervoso, perché poteva davvero essere un libro più piacevole e coinvolgente, le idee c'erano tutte, ma per qualche strana ragione non si capisce perché si va sempre a parare da un'altra parte, un pezzo interessante viene subito interrotto sul più bello, e vengono approfonditi argomenti irrilevanti,del tipo riunioni di lavoro con termini tecnici di marketing e di azioni che chissenefrega! Cioè nel senso ok, va bene questi vogliono comprare l'azienda, ma non farmi il pippone con cose tecniche da broker,non interessa a nessuno! Piuttosto le cose importanti da leggere erano altre! Insomma questo libro mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca, perché c'erano tutti gli elementi interessanti che potevano rendere la storia carina, interessante e piacevole, ma la scrittrice ha deciso di stroncarli sul nascere. E poi il nosense, tipo Caitilin che se ne va di punto in bianco e abbandona quel disgraziato di Luciene, decidendo così di punto in bianco che non lo ama più e cambia addirittura città, ok...va bene... Vabbè è tipo "Loreley" di una mamma per amica questa. Dici vabbè ha capito che non lo ama più ci può stare, lo mandi a malapena giù e poi dopo a distanza di poche altre pagine inizia a pensare "Mi manca Luciene" Ma hai fatto tutto te! Lo hai mollato tu, brutta cretina! Insomma io i drammi che potevano essere evitati non li tollero nei romanzi, quelle cose costruite ad hoc dai personaggi perché mentalmente sono instabili non riesco a capirle e mi appaiono un po' inverosimili, dato che in questo caso bastava solo "Parlare!". Ora io capisco che noi donne siamo complicate e lunatiche, ma non anche bipolari.
Come anche la questione del padre con la madre di Caitilin, suo padre voleva spiegargli la questione, ma lei tronca il discorso, e poi a distanza di tantissimo, quand'è incinta si sveglia di colpo e decide di voler scoprire la verità. Ma tuo padre te la stava per dire, insomma dopo 580 pagine, decidi che vuoi scoprire davvero cosa è successo, forse svegliarsi un po' prima?!
Una cosa che ho molto apprezzato è stata la storia della prostituta, che inizialmente sembra buttata lì a casaccio, ma che più avanti acquista un senso logico, inoltre ho pensato che l'autrice volesse in qualche modo mettere a paragone la vita della sfortunata prostituta con quella di Amber e delle altre sorelle. Insomma, in conclusione, una vera delusione su tutti i fronti, vedrò di scambiarlo con qualche libro del" book crossing" della biblioteca di Tradate. Leggendo i ringraziamenti dell' autrice, ho notato che ha scritto che il libro era molto più prolisso e che coloro che glie lo hanno revisionato l'hanno aiutata a tagliare un po', peccato che forse nel taglio si è perso forse il coinvolgimento del lettore che viene sballottato da un arco temporale all'altro senza capirci più niente. Per esempio Elizabeth e Cole si sposano, bè ecco avrei voluto capire meglio quando hanno deciso di farlo, cioè nel senso i personaggi quasi si innamorano e neanche te ne accorgi, non ti fa vedere insomma quando scocca la reale scintilla fra i personaggi...avviene tutto come se dovesse avvenire perché così ha deciso la scrittrice, è tutto troppo piatto.