Ascoltato in audiobook su raiplay sound letto magnificamente da Manuela Mandracchia.
Sicuramente, l' esperienza in audiobook è comunque differente dalla lettura, ma devo ammettere che quest' audiobook è stato realizzato molto bene, anche se più avanti preferirei leggere il libro, mi darebbe la certezza di non essermi persa dei pezzi, e una maggiore garanzia di completezza. Comunque, riguardo il romanzo io credo che sia tra i più belli scritti da Italo Calvino, o almeno tra quelli che ho letto e provato a leggere, la mia esperienza traumatica e negativa con "Marcovaldo" abbondonato quasi subito da bambina, poi un secondo tentativo con "il barone rampante", anche quello abbandonato, e come terzo tentativo "il visconte dimezzato" che mi ha fatto ricredere sull'autore. Ebbene, Italo Calvino essendo stato un autore molto prolifico nella scrittura ci si può imbattere in una variegata serie di libri di vario genere, e spesso i più conosciuti e famosi non sono quasi mai i più belli. Nel sentiero dei nidi di ragno, Italo Calvino parla della resistenza partigiana, ma a differenza di altri autori non la esalta, non usa toni entusiastici e di assoluta approvazione, ma d'altra parte non prende di certo le parti dei fascisti e dei tedeschi. Quello che Italo Calvino esplicita chiaramente è che la guerra gli fa schifo, tanto da non voler prendere le parti di nessuno. E così, ne parla adottando un linguaggio che conosce solo lui,
ne parla a modo suo, usando lo sguardo innocente di un bambino. La guerra vista dagli occhi di Pin, di un ragazzino che pur non essendo tanto ingenuo, alcune cose dei grandi non riesce proprio a capirle.
E anche verso la fine sarà così, Pin non capirà , ma noi lettori sapremo leggere fra le righe, e avremo la conferma che la guerra non è un gioco.
Sicuramente il finale e l' intera storia anche se vista in modo giocoso e scherzoso da Pin, mantiene un ritmo incalzante e un atmosfera cupa e amara.