domenica 21 maggio 2023

Appartamento a Istanbul di Esmahan Aykol

Appartamento a Istanbul di Esmahan Aykol è un giallo che fa parte di una serie di gialli, che hanno sempre la stessa libraia di gialli come protagonista. Questo romanzo sarebbe il secondo volume, ma essendo storie autoconclusive di casi diversi, possono essere letti in modo a sé stante e separato, io per esempio ho letto soltanto questo e penso sicuramente di fermarmi a questo. No, che non mi sia piaciuto, è stato un giallo piacevole da leggere, una lettura spensierata e originale, ma non perché abbia chissà quale articolata trama, anzi è un giallo approssimativo, non l' ho trovato molto accurato con gli indizi, e non sono di certo morta dalla curiosità di scoprire chi fosse l' assassino, non so, non riesce a tenere alta la suspence, tuttavia il libro mi è piaciuto per l' ambientazione ad Istanbul e per una protagonista cinica, quasi anti-eroina che agisce e pensa  in un modo un po' fuori dagli schemi, tanto da stare anche sulle scatole in certi momenti. Tuttavia, credo che una seconda lettura ad un altro libro della serie la troverei ripetitiva e mi stuferebbe quasi subito, perché si perderebbe quell' effetto novità.

venerdì 19 maggio 2023

Donne che comprano fiori di Vanessa Montfort

Avete mai avuto la sensazione di leggere un libro, e pensare "boh!?!".
 Ecco, questa è la sensazione che mi ha lasciato questo libro, per quanto sia un libro ben confezionato e infiocchettato, credo sia una di quelle storie che rincorrono la scia del successo, ma che non lascino poi molto nel lungo termine. Per quanto si possa condividere molte delle idee e dei pensieri del libro infarcito di ostentato femminismo, che alle volte risulta troppo ridondante ed esasperante. 
Come se poi, Vanessa Montfort seguisse semplicemente la scia degli stereotipi, luoghi comuni e della moda del momento, perché di questi tempi piace e interessa questo, ma che di suo, di un suo reale pensiero scritto di suo pugno sulle donne e la loro esistenza non ci sia nulla, o almeno niente che non sia sommariamente costruito e scelto ad hoc. 
Non mi piacciono i libri così, soprattutto corali, perché sono libri complessi da scrivere, e  se lo sai fare riesci veramente ad estrapolare tanto, ma se non hai padronanza dei tuoi personaggi, diventano solo figurine, delle macchiette giusto per volersi dare arie da guru che estrapola consigli a casaccio sulla vita e su come le donne debbano vivere la loro vita ed emancipazione sessuale. 
Ricalcare e porre dei giudizi sulle donne attribuendogli delle sindromi su come agiscono, non è anche questo deleterio? 
E poi, perché la protagonista dovrebbe imbarcarsi in un viaggio folle in barca, per spargere le ceneri del marito, se appunto dovrebbe dimostrare almeno una volta di essere indipendente dai desideri di suo marito? Di non essere appunto, una donna copilota? Perché questa necessità di dover dimostrare al suo marito defunto di essere capacissima di imbattersi in un viaggio folle come questo, incoraggiata da altre donne. In realtà dà l' impressione che siano sempre le altre persone a decidere per lei. Avrei preferito che il libro prendesse un altro tipo di rotta, perché questa stona e stride con tutta la morale con cui il libro viene imbellettato. 
Sarebbe stato bello se la protagonista se ne fosse sbattuta del pensiero di tutti, e fosse andata semplicemente andata avanti con la sua vita, anziché imbattersi in un viaggio di cui non era affatto convinta.

 


domenica 14 maggio 2023

La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano

La solitudine dei numeri primi è un libro che parla di adolescenza e crescita, ma a differenza di altri libri che trattano lo stesso argomento in modo più delicato ed edulcorato, con una retorica buonista di fondo, in Paolo Giordano non c'è nulla di tutto questo. 
Questo scrittore evidenzia la durezza e la crudeltà dell' esistenza, soprattutto, quando sei diverso dagli altri, e si  fa veramente fatica ad adattartarsi e ad inserirsi prima a scuola , e poi più avanti nel mondo degli adulti. Inoltre, parla del senso di colpa incolmabile che attanaglia Mattia, per aver abbandonato sua sorella Michela, autistica al parco per vergogna e imbarazzo, per non farla partecipare alla festa di un compagno alle elementari, sorella di cui si sono poi perse le tracce, sparita per sempre.
 Il protagonista tenta un processo di espiazione al suo senso di colpa, attraverso l' autolesionismo, ma il rimpianto e il senso di colpa, lo porta a non vivere mai pienamente la propria esistenza, e a vivere sempre con angoscia costante il presente restando bloccato nel passato. Nonostante la sua indiscutibile intelligenza e capacità con i numeri, Mattia resta inabile ad inserirsi nei meccanismi della vita , e lo stesso sarà per Alice, a causa della perdita dell' uso di una gamba che l' ha resa zoppa per sempre, e oltre a questo inizia ad essere ossessionata dalle calorie, dal suo peso, tanto da non mangiare.
Per quanto si amino e desiderino, i due protagonisti con le loro problematiche, sono condannati a ritrarsi tra loro, a respingersi come istrici con gli aculei, perché l' amore in fondo non è la soluzione non può risolvere tutto, anzi può essere solo un modo, una soluzione per continuare a perseverare nel loro processo autodistruttivo. 
Non è un libro "formativo" se gli vogliamo dare l' accezione di un notevole processo di maturazione dei protagonisti, ma in qualche modo, i due protagonisti nella loro separazione, nell' intuire di non poter stare insieme, che la loro unione non risolverà i propri problemi, che devono affrontarli a faccia a faccia da soli, in qualche modo si può dire che giungono ad una crescita personale.  
Personalmente, mi è piaciuto anche se capisco i motivi dietro al "non mi piace" di molta gente, perché è un libro difficile , e non perché è scritto in modo complesso intendiamoci, è solo che è depressivo, nevrotico, cupo, inquieto, e per certi versi avvilente. È un libro negativo, pieno di ombre, ma non di luci, non si intravede una speranza di un futuro roseo per i due  protagonisti, e se c'è appare a stento. Inoltre, non credo che tutti possano apprezzare dei protagonisti come Mattia e Alice, non sono piacevoli, si intravedono delle qualità, ma sono comunque personaggi ai margini, i diversi, pieni di imperfezioni, quelli che a scuola vengono bullizzati dai compagni, e quindi si, è un libro che può piacere, perché si può empatizzare, immedesimarsi con questi personaggi, o di contro c'è chi ne prende le distanze, si estranea da protagonisti così strambi, contorti e insicuri.

domenica 7 maggio 2023

Il gioco della notte di Camilla Lackberg

Un gruppo di quattro ragazzi ricchi si incontrano con le proprie rispettive famiglie per festeggiare il Capodanno, ma, i ragazzi adolescenti lasciati da soli, separati dagli adulti per ammazzare il tempo decidono di iniziare a giocare a Monopoli e più avanti con obbligo o verità, solo che un gioco apparentemente infantile, sfocerà in qualcosa di inaspettato e pericoloso.
Il gioco metterà in luce la sofferenza, la delusione e la rabbia dei ragazzi nei confronti dei propri genitori,  tanto da giungere a delle sorprendenti conclusioni. Un piccolo e breve thriller psicologico, un po' fuori dagli schemi, ma veramente gradevole e scorrevole da leggere.  

venerdì 5 maggio 2023

Un caso di coscienza di Henry Denker

Una neurologa si trova ad affrontare il caso clinico di un bambino affetto da accessi e convulsioni che si scatenano apparentemente senza una causa scatenante, ma la dottoressa scava in profondità, e decide di volerci vedere chiaro attorno all'impeccabile e benestante famiglia del bambino, fino a che non si riveleranno dei retroscena sconvolgenti. Fino a che non viene svelata la vera entità dei problemi del bambino il libro tiene alto l' interesse e la suspence, ma una volta che si rivela la vera causa scatenante, il romanzo si appiattisce e diventa meno piacevole da leggere, e si perde l' interesse  a proseguirne la lettura. Lettura carina, si lascia leggere, ma ho letto di meglio, e dal titolo "un caso di coscienza" mi aspettavo più dei profondo dissidi e scrupoli etici e morali,  insomma mi aspettavo uno di quei libri che ti metta in una condizione di riflettere su determinate tematiche delicate e complesse in cui si fa fatica a dire cosa sia giusto o sbagliato. Purtroppo, invece, ha virato su una rotta prevedibile e banale,
e inoltre l' ho trovato un libro anche un po' troppo semplicistico e superficiale sulla questione maltrattamenti sui minori, sarà che è stato scritto in un altro periodo, insomma, erano altri tempi, e si vede, lo si percepisce dal modo in cui sia stato scritto e trattato il tema.



lunedì 1 maggio 2023

Coma di Robin Cook

Della serie libri vintage con trame thriller medico- ospedaliero. Questo romanzo parla di Susan, all' inizio del suo primo anno di tirocinio, sembra tutto procedere apparentemente nella norma,ma poi, nel giro di poco tempo le capita di assistere a ben due casi di sopraggiunto e improvviso  coma,  nel giro di pochissimo tempo. Susan era entrata in contatto con quei due pazienti che godevano di perfetta salute, dovevano eseguire soltanto dei piccoli e semplici  interventi quali un raschiamento e uno al ginocchio, quindi tutto inizia ad apparire strano e sconvolgente per Susan.
Nell' atmosfera di freddezza e depersonalizzazione di un ospedale in cui i pazienti cessano di essere persone, ma soltanto successi e insuccessi, magagne e meno dei medici, Susan si sente soffocare, risucchiare da quell' ambiente e si domanda: " Potrò io diventare un vero medico? Anche se sono troppo emotiva?". Va anche detto che il romanzo è molto datato, e si parla tanto di differenze di genere, in cui la questione di una donna medico era molto più complicata da digerire per la società, anche se tuttora sappiamo che rimane sempre quell'alone di maschilismo in ambito scientifico e medico.   
Comunque, Susan a differenza degli altri medici, vuole vederci chiaro, non riesce a dimenticare quei due pazienti con cui era entrata profondamente in contatto e così decide di far luce su quegli strani insoliti fenomeni di coma, che potrebbero risultare apparentemente dei casi isolati, soltanto degli disgraziati incidenti, una combinazione sfortunata di cause, di intolleranza e sensibilità agli anestetici dei pazienti stessi, oppure chissà... 
È un libro singolare e particolare, scritto appunto da un medico, quindi anche i farmaci anestetici che vengono riportati e tutte le procedure mediche sono molto scrupolose e precise, ovviamente, saranno metodi ormai datati e superati, dato che il libro è veramente molto vecchio. 
Inoltre, mi è piaciuto il saggio finale  e chiarificatore dello scrittore in cui si intuisce che questa storia nasca con un intento e un pretesto nobile, di mobilitare il governo, la società a prendere delle decisioni sul far compilare alle persone un testamento biologico, con cui si dichiara di voler donare il proprio corpo alla scienza e soprattutto destinarlo  alle donazioni di organi. 
E ovviamente non poteva mancare un elogio alle donne medico, Robin Cook riconosce di essere stato lui stesso un chirurgo sessista, ma nell' esercizio del suo mestiere, dichiara di essersi veramente ricreduto, e proprio per questo la protagonista eroina di questo romanzo è Susan , una futura donna medico chirurgo.

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