mercoledì 10 aprile 2024

Lo sviluppo della personalità di Paul Bernard

Lo sviluppo della personalità di Paul Bernard è un libro di psicologia molto esplicativo su come si sviluppa la personalità di un singolo individuo, sin dall' età infantile, per poi arrivare all' adolescenza e all' età adulta. Su alcuni concetti il libro appare un po' sorpassato, ripetitivo e arcaico, su altri l' ho trovato ancora attuale e soddisfacente, tuttavia mi aspettavo un qualcosina di più, sarà che sono argomenti veramente molto ampi, che non si possono esaurire in così poche pagine.

domenica 7 aprile 2024

Loop (3° libro, trilogia di ring) di Koji Suzuki

Partiamo dal presupposto, che il secondo libro preannunciava assurdità e delirio, ma questo, l' ultimo libro lo supera di gran lunga,  culminando nel trash fantascientifico nosense.  In questo romanzo c'è tutto, una fusione di generi e sottotrame, peccato che però manchi la coerenza e il buon senso a coordinare questi elementi. Perché di punto in bianco Koji Suzuki si è svegliato, e ha detto, ma si nel terzo libro prendo la trama del primo libro e la ribalto completamente. Perché da un horror siamo finiti dentro Matrix,in una realtà virtuale chiamata Loop?!
Si, perché in pratica i personaggi dei libri precedenti, non erano persone vere, ma facevano parte di questo mondo artefatto, generato da degli scienziati e questo mondo si è cancerizzato attraverso il virus di Ring, che a sua volta scopriamo essere un cancro, però virale che si può trasmettere sessualmente, mediante saliva e altre vie, insomma non appare neanche molta chiara la trasmissione di questa malattia, una fusione tra il cancro e l' Aids, fatto sta che è riuscito persino a colpire il mondo reale. E in tutto questo Sadako Yamamura, come si colloca? Dove è finito l' horror? Spariscono le atmosfere cupe e grottesche, e si cerca di fare le veci di un Philip K dick malriuscito. Quanta amarezza, mi ha lasciato questo romanzo. Tante discussioni pseudoscientifiche buttate a casaccio, tra cui calcoli di probabilità numerici senza un nesso logico. Non c'era bisogno di virare e deviare completamente la trama del primo romanzo, bastava aderire e mantenere incolume il fascino horror del primo romanzo, bastava proseguire sul tenore di una maledizione della cassetta di Sadako Yamamura, o piuttosto terminarla e concluderla con il primo libro;
o piuttosto l' autore poteva benissimo scrivere una nuova storia, se doveva distruggere completamente quella raccontata da ring, non vedo perché dover per forza accanirsi, fino a svilire e annientare completamente il primo libro. Questo romanzo ha una sovrabbondanza di elementi inconciliabili, discordanti e disarmonici tra loro, da essere incongruenti  fino a rasentare il trash. 
Su alcune parti sono persino scoppiata a ridere, e ho quasi pensato che si volesse toccare il demenziale, che fosse tipo una presa in giro, una parodia dello SCIFI, o del paranormal pseudofantascientifico, ma più avanti ho capito che l'autore era fastidiosamente e mortalmente serio nelle sue argomentazioni. Poi ad un certo punto, ci sono anche parti in cui il protagonista vaga in delle parti sperdute e dimenticate d'America, per le tribù indio americane, e sembra diventato un libro new Age sul ritrovare sé stessi, alla Paulo Coelho tipo "l' alchimista" e "il guerriero della luce". In altri momenti si tocca il dramma, poi il romantico erotico e poi si torna al punto di partenza ad argomenti fantascientifici che non stanno in piedi l' uno con l'altro.  
Al termine di questo libro, mi è venuto un gran bel mal di testa. Comunque, ringrazio la biblioteca per queste perle trash introvabili, senza la quale mi sarebbe rimasto il dubbio di essermi persa un vero capolavoro di nicchia dell' horror, e invece...

giovedì 4 aprile 2024

Spiral ( 2° libro di ring, trilogia) di Koji Suzuki

Spiral è il secondo libro della trilogia di "ring", ma a differenza del film emerge una storia molto più assurda e complessa su Sadako Yamamura. Non si riduce tutto ad una cassetta, ma si tratta di trasmutazione genetica, di un virus e della formazione di una nuova specie umana, una sorta di duplicazione di Sadako Yamamura. Questo libro è davvero un miscuglio tra l' horror e la fantascienza, che tocca vette altissime tra il grottesco e l' assurdo. Ma, per quanto ci siano degli stravolgimenti eccessivi rispetto al primo libro, devo ammettere che nonostante questa inversione di rotta verso un horror giapponese più fantascientifico, l' ho trovata comunque una lettura di puro intrattenimento inverosimile, ma piacevole, una lettura da non prendere troppo seriamente, ma comunque coinvolgente che si presta bene al gioco della lettura di puro svago, che aiuta a staccare la mente per un momento dalle preoccupazioni quotidiane. Certo, resto dell' idea che il primo libro "Ring" sia il migliore, perché ha una maggiore fascinazione enigmatica e di orrore, che rispecchia più i canoni dell' horror e della suspence , mentre con il secondo libro assistiamo ad un punto di rottura con il genere horror, per sfociare in degli eccessi, non si sa come, l' autore sia finito nei meandri della fantascienza apocalittica e distopica, che non era strettamente necessaria. Purtroppo, preannuncio la sensazione che il terzo libro "loop" toccherà la soglia del ridicolo, ma vi farò sapere con la prossima recensione.Intanto, un ringraziamento speciale, alle rete bibliotecaria di Varese, senza di essa non avrei mai letto questo libro, essendo abbastanza introvabile in italiano.

martedì 2 aprile 2024

Incubo di strada di Derek Raymond

Capitata un po' per caso su questo titolo, poiché ho una predilezione per i libri pubblicati della casa editrice "Meridiano zero"di Marco Vicentini. Questa casa editrice esercita su di me un forte potere magnetico e attrattivo, in particolare dopo la lettura dell' "uomo che credeva di essere sé stesso" di David Ambroose.
"Incubo di strada" di Derek Raymond non delude le aspettative si tratta sempre di una scelta particolarissima di "meridiano zero" , per quanto sia un genere lontano da me, mi piace perché è un noir originale, che sfugge a tutti gli schemi prestabiliti, ricorda un po' un "Sin city" ma con atmosfere più cupe e nere; certo mi sarei aspettata una maggiore caratterizzazione  dei personaggi un po' meno stereotipata. Tuttavia, leggerlo è stato interessante e piacevole, come lettura breve e soft, e quello che mi ha particolarmente colpito è la prosa di Derek Raymond che è volutamente cinematografica, ma non sfocia mai nella più completa banalità, riesce comunque a catturare l' attenzione e l' interesse del lettore per le sue atmosfere volutamente cupe, accompagnate da una visione tetra, oscura  e disperata dell' esistenza, ma che allo stesso tempo si auto-nega, dimostrando che uno spiraglio di luce e di speranza esiste, permane, laddove continua a sopravvivere l' amore, tuttavia questo messaggio non ci viene trasmesso in modo sdolcinato, da romanzo rosa, ma sotto le tinte noir e personali di Derek Raymond. È  interessante , infatti la ripresa continua del sogno del protagonista sul matrimonio che viene di continuo interrotto, mai portato a termine, lasciando intuire che  il vero matrimonio, la vera comunione delle anime avviene soltanto attraverso la distruzione, o meglio che le  persone  innamorate vengono ricongiunte e unite per sempre , a tal punto da non poterle più separare soltanto con la morte, un vincolo che non potra mai essere sciolto.


venerdì 29 marzo 2024

I miserabili di Victor Hugo

Colossale capolavoro di Victor Hugo, romanzo storico che ci narra e spiega nel dettaglio  la battaglia di Waterloo e la guerra civile che si è protratta più avanti fra i parigini monarchici e repubblicani, le barricate, fino ad immergerci dentro l' intestino di Parigi, l' architettura complessa delle fogne parigine. La storia di Fantine, Jean Vajan, di Cosette, Marius,  Eponine, Gavroche e della famiglia Thenardier fa soltanto da contorno, da sfondo, è solo un pretesto per Victor Hugo per ricostruire un momento storico di grandi cambiamenti, e riportare alla memoria la Parigi del passato in quel preciso momento storico, che sicuramente si portava nostalgicamente nel cuore. Tuttavia, le storie dei miserabili un fiore all' occhiello, un orpello, un espediente per raccontare le vicende rivoluzionarie, restano tutte storie di personaggi straordinari ,coinvolgenti, toccanti e affascinanti, in special modo quella di Jean Vajan, e non di meno quella anche dei personaggi negativi, gli antieroi senza speranza di redenzione, come quella della famiglia Thenardier. Sicuramente, non è stata una lettura semplice, su alcuni punti la lettura può diventare un po' faticosa,  ma sicuramente è un libro che va letto quando si raggiunge una certa maturità letteraria, da poterlo effettivamente capire e apprezzare. Certo , resto dell' idea che Marius sia un personaggio particolarmente noioso, ma sicuramente  strettamente necessario ai fini della trama. E poi, che dire, se dovete leggere questo romanzo non dovete lasciarvi terrorizzare dalla fitta mole di pagine, ma dovete semplicemente abbandonarvi completamente alla lettura, lasciarvi condurre da Victor Hugo senza alcun pregiudizio  e remora alcuna dentro questo viaggio nella miseria e nei dolori umani, dentro le fogne di Parigi, nelle battaglie, nelle idee e valori rivoluzionari,e non ne rimarrete in alcun modo delusi, perché è uno di quei romanzi indimenticabili, che lascia tanto a livello sia di conoscenza storica, ma soprattutto dal punto di vista umano ed emotivo.

domenica 17 marzo 2024

i padri lontani di Marina Jarre

Un viaggio introspettivo, psicologico e personale di Marina Jarre sul rapporto controverso con la propria madre, il rapporto con sé stessa, con gli uomini e la propria identità religiosa valdese. Mi è piaciuto anche se sul finale ho storto un po' il naso, un po' inconcludente.

Acido Lattico di Saverio Fattori

Un libro insolito, fuori dagli schemi, che attira e coinvolge appunto per la sua originalità. Ovviamente deve un minimo interessarvi la tematica sportiva, io ultimamente volevo avvicinarmi alla corsa come attività sportiva per mantenermi in forma, e così nelle mie sessioni di step ho ascoltato questo audiolibro che non è assolutamente un libro promotore dello sport anzi tutt' altro, è un libro inquieto, un vero e proprio noir di denuncia contro il doping nell' atletica agonistica. Mi è piaciuto moltissimo, anche se non era proprio il libro che cercavo, perché racconta aspetti negativi dell' agonismo sportivo che spesso non conosciamo, che viene spesso celato.

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La signora delle camelie di Alexandre Dumas fils

Questo libro volevo leggerlo da tantissimo tempo, e stranamente l'ho trovato meno pesante di quello che credessi, in tre giorni l'h...