Il film si propone come la solita storia romantica tra una prostituta e un pittore che si limita a volerla rappresentare. Non so davvero da dove sia saltata fuori questa storia, tanto valeva allora cambiare nome, dato che quella del romanzo è proprio tutta un'altra storia.
Credo sia proprio il caso di dire, che sia la trasposizione cinematografica meno fedele che possa esistere di un romanzo.
E non che il film faccia schifo, anzi tutt'altro, è molto bello, ma è un'altra storia, insomma tanto valeva proporla come storia originale, l'avrei apprezzato maggiormente.
Quindi ovviamente, quando ho iniziato il romanzo sono rimasta incredula ritrovandomi tutta un'altra storia.
Sapevo che la storia presentava molte differenze, mi era stato accennato, ma non potevo davvero credere che fosse proprio un'altra storia.
Non c'è nulla di quella poesia romantica che si respira nel film, anzi tutt'altro, è un romanzo crudo, che scruta affondo nell'animo umano.
Il romanzo si presenta come una biografia, anche se ovviamente non lo è per davvero, eppure viene fatto un ritratto così minuzioso e preciso della vita di "Moll Flanders" da sembrarci vera, in carne ed ossa, come se fosse esistita veramente.
"Moll Flanders" non è un personaggio positivo nè tanto meno negativo, lei racchiude tutto il male e il bene nella stessa persona.
Defoe narra la miseria e tutte le sue conseguenze, di quanto essa influisca nelle azioni umane.
Dopotutto i peccati di Moll Flanders, sono tutti dettati dalla disperata povertà, nella quale non c'è posto per l'amore e i buoni sentimenti, se si vuole sopravvivere.
Moll Flanders quindi è una povera e scellerata disgraziata, eppure allo stesso tempo viene dipinta come una donna forte, determinata, che riesce sempre a spuntarla, nonostante il destino avverso.
Credo che alla fine, sia stato un romanzo davvero innovativo per l'epoca in cui è stato scritto, sopratutto perchè è una donna nata dalla penna di un uomo.
Appare sorprendente la bravura di "Defoe" nella rappresentazione così realista di una donna a quell'epoca, senza renderla artificiosamente troppo buona o cattiva, ma semplicemente umana.
Inoltre si deduce anche una forte idea di emancipazione femminile in questo romanzo,dato che appunto Moll Flanders nonostante la sua travagliata vita di sfortune, riesce con la sua tenacia e ingegno a crearsi da sola la sua fortuna e a condividerla con il marito, che senza di lei, di sicuro non l'avrebbe spuntata. Altra peculiarità è la voglia e la capacità di narrare di Defoe, non c'è nulla del romanzo che sia superfluo, è tutto un groviglio di vicende che ci aiutano a capire e a delineare al meglio il personaggio di Moll Flanders. Inoltre un'altra cosa tanto apprezzata, è che non ci sia nessuna lungaggine descrittiva,dato che appare evidente che lo scopo del romanzo sia più incentrato su un analisi psicologica del personaggio. E devo ammettere, che purtroppo al giorno d'oggi ben pochi scrittori contemporanei riescono a ritrarre un ritratto così dettagliato e psicologico come Defoe con la sua "Moll Flanders". Forse perchè di "Moll Flanders" in fondo ne saranno esistite tante nel 700', ragazze con delle storie verosimili a quelle della protagonista, quindi non fa altro che ritrarre uno spaccato di realtà, raccogliendo una serie d sfortunati eventi che a quell'epoca ad una donna potevano tutti capitare. Nel romanzo si respira anche tanto il macchiavelico pensiero del principe "Il fine giustifica i mezzi", è come se l'intero romanzo sia intessuto apposta da questa idea. Ovviamente appare evidente anche l'ideale borghese, che siamo noi che con le nostre forze e capacità a determinare la nostra ricchezza.