"Ragazze di campagna" è un romanzo scritto nel 1999 e bandito dalla chiesa cattolica Irlandese, a causa dei suoi contenuti considerati a quei tempi osceni, spudorati e peccaminosi. In Ragazze di campagna, si parla della crescita formativa e sessuale di due ragazzine Caithleen e Baba, entrambe seguono un percorso di crescita sfortunato e difficile, che non è altro che il frutto della società, dei tempi in cui sono state cresciute, laddove i desideri e la passioni delle donne non avevano spazio e voce.
Edna O'Brien parla di quanto fosse difficile per le donne essere padrone di sé stesse, e di quanto le donne fossero prigioniere e ostaggi prima dei propri padri e poi dei propri mariti.
Edna O'Brien percorre l' intera vita delle due giovani ragazze, dai loro infantili e divertenti battibecchi, fino ad arrivare all'età adulta, e quello che resta, in fin dei conti, alla fine del libro è quello di una grande e lunga amicizia fra donne, piena di alti e bassi, ma comunque commovente e straordinaria. Personalmente, mi è piaciuto molto , non ha uno stile sofisticato, ma nella semplicità, Edna O'Brien da una perfetta resa delle campagne Irlandesi, e del suo quotidiano, è evidente che ci abbia realmente vissuto, si coglie un realismo impeccabile nelle sua scrittura, c'è una resa veritiera ineguagliabile, e anche nel descrivere l' amicizia tra le due ragazze riesce ad essere naturale, realistica, perché non si nasce subito grandi amiche per la pelle, ma lo si diventa gradualmente. Edna O'Brien esplora tutte le varie fasi di crescita dell' amicizia, da quella acerba a quella più matura. Tuttavia, non è un libro allegro e spensierato non lasciatevi ingannare dalla copertina, e tutto fuorché felice, è un libro amaro e crudo, come del resto è stata la società per tanti anni con le donne e i loro desideri di emancipazione sessuale.