venerdì 4 agosto 2023

Bellezza e Tristezza di Yasunari Kawabata

Questo è il terzo libro di Kawabata che leggo, il primo è stato " Il paese delle nevi" che resta comunque il mio preferito, poi ho letto "Il suono della montagna" che per me è stato di gran lunga deludente. 
Passando a  "Bellezza e Tristezza", be'  questo  è il Kawabata che mi piace, forse non tanto di per sé narrativo, ma molto contemplativo ed evocativo sulle ambientazioni e atmosfere giapponesi.
È un romanzo con un' andatura molto lenta, riflessiva e sofferta, ma allo stesso tempo, pacata e rilassante. 
Poi, ho amato ogni riferimento artistico ai pittori giapponesi, tra cui Kokei Kobayashi, di cui possiedo tra l' altro "il paese delle nevi" di Kawabata con in copertina appunto uno dei suoi dipinti, quindi, non una scelta del tutto casuale, quella di associarlo a questo pittore.
Poi viene citato Kishida Ryusei con i suoi ritratti enigmatici di Reiko, poi i ritratti di Tsune Nakamura tra cui quello della madre e della sua fidanzata.
Kawabata in questo libro parla di arte giapponese con una tale minuziosità di particolari, dimostrando di padroneggiare sapientemente l' argomento, e per una appassionata della cultura giapponese come me, è stato molto entusiasmante e interessante, mi ha coinvolto più della storia tra i personaggi in sé, li ho trovati troppo depressivi e drammatici, o come dire troppo remissivi e rassegnati, che si lasciano trascinare a loro dire da un destino ineluttabilmente  tragico, quando in realtà, avrebbero potuto agire diversamente, ed essere felici, no? Ovviamente, capisco che era un' altra epoca e che nella cultura giapponese c'è questo forte senso del dovere, bisogno e necessità di fare sempre la cosa corretta e giusta, però da occidentale diventa solo sacrificio e sofferenza inutile e non richiesta, dato che tutti i personaggi restano insoddisfatti e infelici dalle proprie scelte. E come in tutti i libri di Kawabata il finale è sempre un po' sospeso e lascia  un  grande punto di domanda, ma devo dire che non mi è dispiaciuto. È un libro di una poetica emotiva e giapponese, che va anche collocato nell' epoca in cui è stato scritto, quindi potrebbe apparire sorpassato sul concetto e il posto che la donna abbia nella società, ma proprio per questo offre un' ottima testimonianza di come la donna venisse rappresentata e vista nella società giapponese, e di come permanga e alleggi questo maschilismo all'  interno della cultura e società moderna giapponese, questa idea della donna docile, indifesa  e delicata da vivere solo in funzione dell' uomo.

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