Appena iniziato è già finito. La scrittura di Su Tong è molto fugace,struggente e limpida. Un libro che cattura l'attenzione dalla prima pagina fino alla fine. Poi non è un libro di parte, non prende posizioni politiche, ma ti fa capire realmente come andavano le cose in Cina, precisamente a Shangai, agli inizi del regime dittatoriale comunista. I campi di lavoro, si proponevano come centri di rieducazione, costringendo le prostitute a lavorare tante ore per cucire sacchi di yuta per i soldati. Non c'è un evidente pensiero politico in Su Tong, infatti la storia non si focalizza sui campi di lavoro, ma riflette sulle possibilità di queste prostitute-amiche di cambiare vita, tagliare i ponti con il passato e tornare sulla retta via, ma le insidie sono tante lungo il cammino.
Il destino delle due donne si dipana e discosta l'uno dall'altra, in base alle loro scelte e alla loro propensione caratteriale, tuttavia per entrambe il processo di espiazione si rivela amaro e difficile, e nel loro tragitto finiscono per separarsi, a causa di un uomo.
"Un uomo" che viene definito come una corriera da prendere per l'una o l'altra, da non lasciarsi scappare, eppure appare evidente che il destino di quel loro "comune cliente" fosse quello maggiormente influenzato e dipendente dall'una o l'altra donna,mentre loro, le donne non mutano solo grazie all'uomo, il loro animo cambia, solo in base alla loro volontà.
Su Tong percorre le scelte delle due donne, subito dopo essere state al campo di lavoro, una fuggita dal camion che doveva condurle lì, e l'altra invece finita al campo di lavoro.
Paradossalmente quella stata al campo di lavoro, continuerà a perseguire la via sbagliata, mentre l'altra scampata cambierà del tutto vita, anche se il cambiamento appare comunque aspro e arido, presentando soltanto qualche magra consolazione.
Qualsiasi scelta sbagliata viene pagata a caro prezzo da entrambe le due protagoniste, nessuno sconto per nessuna delle due, solo una piccola "deviazione fortunata" dettata dal buon senso di una delle due.
Su Tong ci comunica che non è facile entrare nella vita degli altri, dettare regole, stabilire cosa sia giusto o meno, su qualcuno si può fare la differenza anche con un semplice battito di ciglia, mentre su altri, qualsiasi azione o atto si compia in nome del suo stesso bene apparirà futile, la persona non muterà atteggiamento, ma persevererà sui medesimi errori, perchè solo in quelli ci si sente al sicuro e appagati, poichè si ha paura dell'ignoto, di quello che non si conosce, di mutare le proprie abitudini.
Lo stile di Su Tong appare semplice, immediato e spedito, le pagine scorrono velocemente, eppure l'uso delle parole e del linguaggio non appare per nulla banale e scontato, anzi sembra essere accuratamente e sapientemente scelto.
Inizialmente Su Tong ci presenta i protagonisti in modo oggettivo, guardandoli quasi in lontananza, senza scrutare affondo nel loro animo, le loro emozioni ci appaiono velate, nascoste sotto una coltre pesante e inaccessibile.
Ci appare tutto come una sequenza di azioni e di situazioni, come se fosse la scena dettagliata di un film, ma non si vede nient'altro, non si entra in empatia con i personaggi dato il distacco e la freddezza con la quale ci vengono presentati.
Ma questa distanza iniziale appare voluta e ricercata, dato che poi piano piano, proseguendo con la lettura ci si avvicina sempre di più ai personaggi fino a svelarne tutte le loro fragilità e insidie.
Su Tong gioca molto su questo, sulla distanza iniziale con i personaggi, fino ad arrivare ad avvicinarsi sempre di più a loro, sfoggiandone un primo piano sempre più accurato, sviscerando l'animo umano nelle sue imperfezioni.
Il destino delle due donne si dipana e discosta l'uno dall'altra, in base alle loro scelte e alla loro propensione caratteriale, tuttavia per entrambe il processo di espiazione si rivela amaro e difficile, e nel loro tragitto finiscono per separarsi, a causa di un uomo.
"Un uomo" che viene definito come una corriera da prendere per l'una o l'altra, da non lasciarsi scappare, eppure appare evidente che il destino di quel loro "comune cliente" fosse quello maggiormente influenzato e dipendente dall'una o l'altra donna,mentre loro, le donne non mutano solo grazie all'uomo, il loro animo cambia, solo in base alla loro volontà.
Su Tong percorre le scelte delle due donne, subito dopo essere state al campo di lavoro, una fuggita dal camion che doveva condurle lì, e l'altra invece finita al campo di lavoro.
Paradossalmente quella stata al campo di lavoro, continuerà a perseguire la via sbagliata, mentre l'altra scampata cambierà del tutto vita, anche se il cambiamento appare comunque aspro e arido, presentando soltanto qualche magra consolazione.
Qualsiasi scelta sbagliata viene pagata a caro prezzo da entrambe le due protagoniste, nessuno sconto per nessuna delle due, solo una piccola "deviazione fortunata" dettata dal buon senso di una delle due.
Su Tong ci comunica che non è facile entrare nella vita degli altri, dettare regole, stabilire cosa sia giusto o meno, su qualcuno si può fare la differenza anche con un semplice battito di ciglia, mentre su altri, qualsiasi azione o atto si compia in nome del suo stesso bene apparirà futile, la persona non muterà atteggiamento, ma persevererà sui medesimi errori, perchè solo in quelli ci si sente al sicuro e appagati, poichè si ha paura dell'ignoto, di quello che non si conosce, di mutare le proprie abitudini.
Lo stile di Su Tong appare semplice, immediato e spedito, le pagine scorrono velocemente, eppure l'uso delle parole e del linguaggio non appare per nulla banale e scontato, anzi sembra essere accuratamente e sapientemente scelto.
Inizialmente Su Tong ci presenta i protagonisti in modo oggettivo, guardandoli quasi in lontananza, senza scrutare affondo nel loro animo, le loro emozioni ci appaiono velate, nascoste sotto una coltre pesante e inaccessibile.
Ci appare tutto come una sequenza di azioni e di situazioni, come se fosse la scena dettagliata di un film, ma non si vede nient'altro, non si entra in empatia con i personaggi dato il distacco e la freddezza con la quale ci vengono presentati.
Ma questa distanza iniziale appare voluta e ricercata, dato che poi piano piano, proseguendo con la lettura ci si avvicina sempre di più ai personaggi fino a svelarne tutte le loro fragilità e insidie.
Su Tong gioca molto su questo, sulla distanza iniziale con i personaggi, fino ad arrivare ad avvicinarsi sempre di più a loro, sfoggiandone un primo piano sempre più accurato, sviscerando l'animo umano nelle sue imperfezioni.
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