sabato 9 giugno 2018

Mathilda di Victor Lodato

Un libro che ha riscosso molto successo in America e altri paesi, sicuramente perché è un libro che arriva dritto al cuore.
Ho scoperto questo titolo per puro caso.
Ovviamente non è da confondere con Matilda di Rohal Dahl, quello è più un libro sul significato dell' essere bambini, questo invece tratta di ben altro, tocca una fascia di età più complessa, quella dell' adolescenza.
Alcuni hanno voluto paragonarlo al "giovane Holden", e per alcuni aspetti forse lo ricorda, ma non del tutto.
È una storia più moderna, più vicina ai nostri tempi.
Un'altro tratto interessante è che l'autore non accenni mai esplicitamente all' ambientazione, si fa fatica a capire che la storia si svolga in America facilitando un immedesimazione, rendendo la storia più vicina a noi.
La trama è in apparenza semplice e lineare: Matilda ha tredicenni, ed oltre ai drammi di tutte le adolescenti: il corpo che cambia, i ragazzi e le  riflessioni sull' essere o non essere, si trova a vivere un dramma ben peggiore, la morte di sua sorella Helene, aveva solo sedici anni quando un uomo la spinse sotto un treno e Matilda non riesce a darsi pace vuole scoprire chi sia stato ad uccidere sua sorella. Dinnanzi l'indifferenza dei suoi genitori che si chiudono nel loro dolore senza parlarne con lei, inizia ad essere dispettosa e a voler diventare cattiva per attirare l'attenzione dei genitori.
Non fatevi strane idee,molte recensioni e premesse stesse del libro traggono in inganno, Matilda non è banalmente uno di quei libro in cui una tredicenne gioca a fare la piccola detective. Non è un giallo adolescenziale, ma piuttosto un libro di formazione nella quale la protagonista intraprende un percorso di accettazione del dolore che la perdita di una persona cara comporti, quel senso di desolazione e di  colpa che attanaglia tutti quando si perde qualcuno, e si brancola nel buio alla ricerca disperata di  un colpevole su cui scagliare la propria collera. Un libro intenso,  riflessivo,  moderno, che ti fa scoprire cosa significa essere adolescente al giorno d'oggi.
Ormai lontana da quel periodo, pensavo sarebbe stato difficile ritrovarmi tra le pagine di questo libro, e invece no, l'autore è riuscito a coinvolgermi nella storia di Matilda.  Nonostante la drammaticità della storia, il libro non risulta pesante, ma abbastanza scorrevole, forse mette solo un po' malinconia e tristezza, ma si conclude con un messaggio propositivo.
Inoltre ciò che mi ha colpito di più, sono state le  forti e intelligenti riflessioni sul terrorismo. Si mette in discussione il vittismo americano, ricordandoci che gli oppressi non sono solo vittime,ma sono stati in passato carnefici, e gli stessi che adesso chiamiamo  "terroristi", in passato erano le vittime dei giochi politici e degli interessi economici dell' America e di tanti altri paesi.


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