venerdì 9 febbraio 2018

Doll bones di Holly Black

Un libro che lessi un bel po' di tempo fa, nonostante non abbia un ricordo fresco del libro, ho dei frammentari ricordi e ritenevo che fosse un libro degno di ricevere una recensione seppur tardiva e frammentaria.
Sicuramente è uno di quei libri da fiaba gotica, indirizzata ad un pubblico dai 12 anni in poi. Continuo a chiedermi perché quand'ero piccola libri del genere non esistessero, mi dovevo accontentare di quegli orrendi libri della biblioteca della scuola in cui c'era "detective in gonnella"  e altri libri osceni di bambini che si improvvisavano detective o altre letture banali e sciocche. Inutile dire che stavo antipatica alla bibliotecaria, davo l'aria di una bambina che se la tirava, dato che non volevo leggere libri così stupidi.
Chiudendo questa parentesi,  posso dire che un libro del genere sicuramente mi avrebbe entusiasmato tantissimo e magari avrebbe anche entusiasmato chi alla lettura a malapena ci si avvicinava.
Nel retro copertina c'è scritto " un libro perfetto per i giovani lettori: una storia profonda, bizzarra e avvincente, che a volte intenerisce e a volte strazia".
Non posso fare a meno di essere d'accordo con il New York Times.
Certo, io nutrivo aspettative molto più alte, ma molto probabilmente perché non ho 12 anni, sicuramente se lo avessi letto a quell'età lo avrei di gran lunga apprezzato di più.
La storia ruota attorno a Zach e alle sue migliori amiche:Alice e Poppy che giocano spesso al gioco del regno immaginario in cui governa un' enigmatica regina, una bambola di porcellana. Ma un giorno il padre di Zach intima il figlio di crescere e di incominciare ad interessarsi a cose "da grandi". Il mondo di Zach sembra andare in frantumi, fino a che la Regina non compare in sogno a Poppy, rivelandole di essere stata una bambina in carne ed ossa di nome Eleonor, le cui ceneri si trovano all'interno della bambola.  Eleonor non avrà pace finché  non sarà seppellita nella sua tomba, in una lontana cittadina dall'altra parte degli Stati Uniti.
I tre ragazzi partono nel cuore della notte, dormendo sotto le stelle, accampati nei cimiteri, incontrando bizzarri personaggi che parlano alla bambola scambiandola per una bambina vera, in un viaggio che cambierà per sempre le loro esistenze.
Non è solo un libro fantasy, ma è uno di quelle storie psicologiche che tratta del processo di crescita e formazione di questi bambini, che si trovano costretti ad affacciarsi con il mondo adulto.
Bambini che hanno  paura di  crescere, e non vogliono farlo, ma alla fine scoprono che crescere non significa necessariamente abbandonare tutti i loro giochi.  Altre tematiche vincenti sono l' amicizia e l'amore trattate in modo tanto delicato e fanciullesco.
La penna di Holly Black è morbida, tenera, ma anche gotica e cupa, perché non bisogna negare ai bambini che i mostri esistano, ma che esistano dei modi per sconfiggerli. Scorrevole, piacevole e avventuroso quanto basta per la fascia d'età indicata, forse però non per tutti i bambini, forse per quelli più coraggiosi. Va anche detto che la nuova generazione di bambini è abituata a vedere sangue e morti a palate, e questa storia credo sia stata adattata per loro. Storia alla "Neil Gaiman" ma dai toni volutamente più infantili.




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