sabato 8 agosto 2020

La bugiarda di Jean Giraudoux

Sarà un periodo che sono parecchio stanca, e questo libro non era molto sulle mie corde, ma che fatica è stata terminarlo. Inizialmente la lettura scorreva piacevolmente, Giradaux offre un analisi psicologica piuttosto accurata della bugiarda con i suoi due amanti, però poi andando avanti la storia inizia ad essere ripetitiva, irrisolta e snervante, forse per un odio e repulsione verso la protagonista che continua a mentire sempre e comunque, senza risolvere e porre una soluzione ai danni provocati dalle sue bugie. Ad un certo punto le pagine scorrevano senza più interesse. Probabilmente la storia si rivela così insoluta anche per il fatto che sia tratto da fatti realmente accaduti a Giradaux, e quindi la realtà spesso si rivela monotona e snervante. Comunque, una cosa che sicuramente mi ha sorpreso di questo libro è stato l' uso delle parole, molto singolare e unico nel modo di narrare e descrivere lo stato psicologico della protagonista e anche abbastanza accurato, facendomi quasi vagamente pensare alla " coscienza di Zeno", ma ovviamente in uno stile più grezzo.

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