domenica 9 agosto 2020

Eutanasia di un amore di Giorgio Saviane

La prosa di Saviane è decadente, esistenzialista potrebbe apparire ingenuamente come una storia d'amore che poi verrà accompagnata con un lieto fine, ma in realtà non è di questo che il libro racconta. Parla si di amore, ma dell' eterna ricerca dell' uomo verso l' amore, solo che i sentimenti hanno bisogno di stabilità e concretezza, ma Paolo il protagonista è tutto fuorché una persona stabile e concreta. L' amore si scontra con l' egoismo di Senna che vuole avere dei figli da Paolo e quello di Paolo che non vuole assolutamente averne. Appaiono anche curiose e interessanti le motivazioni di Paolo che lo inducono a questa scelta. È un libro scorrevole, si lascia leggere con piacere, solo dopo verso la fine il libro prende una piega piuttosto vacillante e sconclusionata, però il modo di scrivere di Saviane così fuori dagli schemi prestabiliti, mi ha catturato come pochi autori italiani più vicini alla scrittura moderna. Di sicuro, un libro che ho letto con piacere, e che penso sia valsa la pena leggere, non tanto per la storia, ma per il narrare intimo che ha questo libro  nei riguardi del protagonista e i suoi pensieri, è originale. Si passa dalla terza persona, fino ad eliminare ogni distanza con il protagonista, raccontando appunto in prima persona. Unica pecca,l' ho trovato meno travolgente quando ha iniziato a narrare la storia dal punto di vista di Senna ho capito quale fosse l'obbiettivo dell' autore, fare trasparire il punto di vista di entrambi, ma è come se l' autore fosse entrato in perfetta simbiosi con Paolo e molto meno con Senna, si sente che il punto di vista della ragazza è più tralasciato, meno sentito, efficace e coinvolgente rispetto a quello di Paolo.  Sicuramente è un autore che merita un' attenzione particolare, di essere letto e riscoperto.

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