Racconta le vicende di un gruppo di amici brasiliani che cercano tutti a loro modo di raggiungere la felicità, senza mai trovarla pienamente.
In questo romanzo pseudo biografico/ introspettivo ed esistenzialista un po' acerbo di Jorge Amado, si dipinge lo spirito di un popolo in apparenza festaiolo e felice, che strafà con il carnevale, ma, dietro quell' esagerata ed esasperante allegria, si nasconde e si maschera a festa la malinconia.
Mi è piaciuto molto come romanzo, perché nella sua semplicità, attraverso dialoghi e una narrazione immediata, Jorge Amado riesce sapientemente ad inserire, coinvolgere, comunicando lo spirito del popolo brasiliano, arrivando al cuore del lettore.
Forse, non è il suo romanzo migliore, però nella sua brevità riesce perfettamente a condensare la corale storia di diversi personaggi, e a dargli una conclusione ben riuscita, seppur amara.
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