Era da tanto che non leggevo un libro che mi piacesse così tanto, da non riuscire più a staccare gli occhi dalle pagine.
La trama è un po' insolita, e può cogliere il lettore del tutto impreparato, potrebbe apparire un incipit banale, sciocco e strampalato, ma non lasciatevi ingannare, superate le pagine iniziali capirete che non è quel che sembra, che questo romanzo è crudo, tragico, spietato come del resto lo sono l' ignoranza, il pregiudizio e la religione.
Prende evidentemente spunto dal "Buio oltre la siepe" e volutamente viene citato, come vengono richiamati altri grandi libri della letteratura.
Tuttavia, posso dire di non aver mai letto nulla di simile a questo romanzo, è una scrittura apparentemente semplice, spedita e immediata e all' inizio sembra una riproduzione cinematografica già vista, con ambientazione anni 80' nel caldo Midwest, ma poi, l' elemento surreale si presenta alla porta della più classica e comune famiglia americana e tutto cambia.
In realtà, più che il surreale, è più un' idea, una paura che si instilla nella gente che vive nell' Ohio sotto il caldo torrido di quell' estate. Un bambino misterioso che afferma con convinzione di essere il diavolo in persona , rispondendo al chiaro invito del signor Bliss. Il romanzo ci fa intuire come spesso, la realtà possa essere facilmente stravolta, manipolata e sovvertita a proprio piacimento a causa delle credenze, dei pregiudizi e dell' ignoranza, soprattutto se si aggiunge la questione razziale perché questo bambino è nero, nero come il carbone, e quindi come mettere in dubbio che non sia il demonio in persona, se lo afferma lui stesso? È un romanzo straziante, sconvolgente e dissacrante, che mette in discussione i fondamenti religiosi cattolici e cristiani, quindi nulla di quello che credevo di leggere, perché dalla copertina sembrava più un libro per ragazzini, e invece no, è un libro che affronta tematiche delicate e forti, e non addolcisce affatto la pillola, non si scende sicuramente nella descrizione morbosa dei dettagl, riguardanti le violenze, soprusi e abusi, ma non è un romanzo che allegerisce e smorza i toni.
No, Tiffany Mcdaniel vuole che il messaggio arrivi chiaro e tondo, su quanto l' ignoranza, il bigottismo, il perbenismo, il pregiudizio e i dettami religiosi possano in realtà danneggiare e distruggere la vita delle persone, tanto da impersonificare il male, paradossalmente nella stessa convinzione di annientare e sconfiggere il male, credendo di agire e di essere sempre fermamente nel giusto. Il dubbio umano, il sapersi mettere in discussione rappresenta la svolta, il punto di arrivo.
Scoprire che il bene e il male non hanno dei confini così netti e distinti, e che tutto quello che ci è stato detto su Dio e il mondo potrebbe essere solo una vile menzogna.
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