domenica 7 aprile 2024

Loop (3° libro, trilogia di ring) di Koji Suzuki

Partiamo dal presupposto, che il secondo libro preannunciava assurdità e delirio, ma questo, l' ultimo libro lo supera di gran lunga,  culminando nel trash fantascientifico nosense.  In questo romanzo c'è tutto, una fusione di generi e sottotrame, peccato che però manchi la coerenza e il buon senso a coordinare questi elementi. Perché di punto in bianco Koji Suzuki si è svegliato, e ha detto, ma si nel terzo libro prendo la trama del primo libro e la ribalto completamente. Perché da un horror siamo finiti dentro Matrix,in una realtà virtuale chiamata Loop?!
Si, perché in pratica i personaggi dei libri precedenti, non erano persone vere, ma facevano parte di questo mondo artefatto, generato da degli scienziati e questo mondo si è cancerizzato attraverso il virus di Ring, che a sua volta scopriamo essere un cancro, però virale che si può trasmettere sessualmente, mediante saliva e altre vie, insomma non appare neanche molta chiara la trasmissione di questa malattia, una fusione tra il cancro e l' Aids, fatto sta che è riuscito persino a colpire il mondo reale. E in tutto questo Sadako Yamamura, come si colloca? Dove è finito l' horror? Spariscono le atmosfere cupe e grottesche, e si cerca di fare le veci di un Philip K dick malriuscito. Quanta amarezza, mi ha lasciato questo romanzo. Tante discussioni pseudoscientifiche buttate a casaccio, tra cui calcoli di probabilità numerici senza un nesso logico. Non c'era bisogno di virare e deviare completamente la trama del primo romanzo, bastava aderire e mantenere incolume il fascino horror del primo romanzo, bastava proseguire sul tenore di una maledizione della cassetta di Sadako Yamamura, o piuttosto terminarla e concluderla con il primo libro;
o piuttosto l' autore poteva benissimo scrivere una nuova storia, se doveva distruggere completamente quella raccontata da ring, non vedo perché dover per forza accanirsi, fino a svilire e annientare completamente il primo libro. Questo romanzo ha una sovrabbondanza di elementi inconciliabili, discordanti e disarmonici tra loro, da essere incongruenti  fino a rasentare il trash. 
Su alcune parti sono persino scoppiata a ridere, e ho quasi pensato che si volesse toccare il demenziale, che fosse tipo una presa in giro, una parodia dello SCIFI, o del paranormal pseudofantascientifico, ma più avanti ho capito che l'autore era fastidiosamente e mortalmente serio nelle sue argomentazioni. Poi ad un certo punto, ci sono anche parti in cui il protagonista vaga in delle parti sperdute e dimenticate d'America, per le tribù indio americane, e sembra diventato un libro new Age sul ritrovare sé stessi, alla Paulo Coelho tipo "l' alchimista" e "il guerriero della luce". In altri momenti si tocca il dramma, poi il romantico erotico e poi si torna al punto di partenza ad argomenti fantascientifici che non stanno in piedi l' uno con l'altro.  
Al termine di questo libro, mi è venuto un gran bel mal di testa. Comunque, ringrazio la biblioteca per queste perle trash introvabili, senza la quale mi sarebbe rimasto il dubbio di essermi persa un vero capolavoro di nicchia dell' horror, e invece...

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