mercoledì 14 luglio 2021

Donne innamorate di David H. Lawrence

In Donne innamorate di David H. Lawrence, si indaga scrupolosamente sull'animo umano dell'uomo e della donna.
David H. Lawrence offre in questo romanzo profonde riflessioni sull'esistenza umana, in cui la morte, la vita, l'amore e l'erotismo si scontrano tutte le volte. Tratta argomenti scomodi Lawrence, con un lieve spirito autobiografico: Birkin rappresenta un ritratto sfumato di sé stesso, giocando con la realtà e la narrazione. Su molti punti si denota del marcato realismo nei personaggi: delle imperfezioni caratteriali così naturali e veritiere, con le loro incongruenze e complessità, da apparire così umani nei loro difetti e fragilità.
Non esiste un personaggio che non sia ben caratterizzato e credibile, persino nella loro negatività, si denota un perfetto realismo. 
Il finale nella sua leggera crudezza mi ha lasciato con il fiato sospeso, ma del resto non poteva esistere finale migliore e ben riuscito. Ho amato questo romanzo sin dalla prima e ultima pagina. 
Unica pecca è stata l'entrata in scena di Loerke, personaggio tedesco volutamente vile, viscido e abietto da diventare insopportabile. E poi perché parlava sempre in tedesco?! E nel libro non c'erano le annotazioni per tradurre cosa dicesse?! Giusto per rendermelo ancora più antipatico! Comunque, che altro posso dire, un romanzo che ha davvero tanto da comunicare, benché sia poco conosciuta come lettura classica. Di Lawrence si legge spesso "l'amante di lady Chatterley" per il suo erotismo spinto,ma posso dire che ho trovato questo romanzo molto più magistrale e accattivante.
A differenza di quello che possa far credere il titolo "Women in love", c'è poco di romantico in questo romanzo, si parla anche di amore, ma in una forma molto più ampia e controversa, ma parla più dell'amore e del disamore per la vita.
 Ursula e Birkin rappresentano l'accettazione dell'esistenza, anche con la loro routine e convenzioni, mentre Godurun e Gerald rappresentano il rifiuto della vita e del suo consueto svolgersi. È come se in fondo, Lawrence ci dicesse che bisogna trovare un modo per adeguarsi, un modo di accettare anche ciò che non ci piace della vita e guardarlo anche da un'altra prospettiva. Per Lawrence l'amore può essere un rimedio per rendere più sopportabile l'esistenza, ma non la cura dei propri mali interiori, infatti fa intuire che Birkin e Ursula hanno prima risolto le loro problematiche interiori e da lì sono riusciti ad instaurare una relazione serena e felice, ovviamente non priva delle insidie, noie e  monotonie della vita. Mentre Godurun e Gerald non avendo risolto i propri conflitti interiori, il loro amore è sfociato inevitabilmente in morte e distruzione. 
È profondamente introspettivo Lawrence, rispecchia alla perfezione i sentimenti umani, persino quelli femminili. I pensieri intimi e inconfessabili delle due sorelle Ursula e Godrun  erano così messi a nudo, da apparire così plausibili, reali e credibili, da mettere quasi in dubbio che siano  stati scritti da un uomo, che non da loro stesse.
Mentre, ammetto che in Hardy in "Tess d'Urbenville" per quanto mi sia piaciuto, l'ho trovato molto impersonale e artificioso, quando cercava di riflettere sulle emozioni e i dolori di Tess, sentivo la penna di Hardy farsi distante alle tragedie di Tess, mentre, invece Lawrence penetra nell'animo femminile, sviscerando tutte le inquietudini e desideri femminili, nello stesso identico modo in cui si rapporta con i protagonisti maschili, nella stessa identica misura, come se li conoscesse fin troppo bene e li provasse lui stesso.
Inoltre, a differenza di Thomas Hardy, Lawrence lascia comunque aperto uno spiraglio di speranza e positività, non sfocia del  tutto nel nichilismo e pessimismo oscuro di Hardy.
 Poi, Lawrence affronta con coraggio  persino il tema dell' omosessualità o meglio della bisessualità, parla del rapporto profondo tra uomo e uomo, di come questo rapporto ambiguo tra l' amore e l'amicizia sia indispensabile per Birkin, oltre a quello che ha instaurato con Ursula. Forse, proprio per questo ai tempi questo libro ha suscitato clamore, rischiando la censura e la querela.

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