venerdì 8 marzo 2019

L' uomo che trema di Andrea Pomella

Questo libro  parla di un uomo  che soffre di depressione e ansia...e credo sia un libro molto vicino alla realtà, riporta alla perfezione tutte quelle emozioni e sensazioni che si provano quando "il male oscuro" si impossessa di noi e non sappiamo come uscirne. Faticosamente trascinare il proprio corpo da una parte all' altra, cercare di chiudere e spegnere il cervello, ma i pensieri negativi ci affollano la testa e ci sentiamo incapaci a gestire qualsiasi attività o impegno sociale. La sensazione che la vita ci sfugga dalle mani. Questo libro parla di tutte queste emozioni, è come un memoriale sulla depressione di un uomo, ma in realtà può essere vista come la propria, perché sono emozioni che ci accomunano tutti quando la depressione e l'ansia prendono il sopravvento su di noi. Sicuramente è un libro non molto facile da leggere, nel senso sicuramente a volte è un pugno al cuore e allo stomaco, ma è un libro che fa prendere coscienza delle dinamiche del nostro cervello e di quanto non sia così semplice, nel senso la depressione non è un periodo no, la depressione è una patologia che ti porti per il resto della vita, che farà sempre parte di te per quanto tu non lo voglia, è  quell' ombra scura che sta sempre dietro di te, che ti distrugge oppure se la ascolti con attenzione ti dà nuova vita... A volte la depressione avviene per una ribellione che avviene dentro di noi,la nostra mente si ribella alle convenzioni e a tutto quello che facciamo spinti dalla società che ci dice che dobbiamo ottenere determinati risultati altrimenti siamo dei falliti, che dobbiamo lavorare e portare a casa dei soldi pur facendo qualcosa che non è costruttivo e che non ci piace affatto.  La depressione nasce anche da un malessere, da una società che è malata, una società in cui devi dare il massimo ma in cambio non ti viene ridato niente. Una società in cui esiti, in cui hai sempre paura di non valere e non aver fatto abbastanza, perché sai che in fondo quello che farai non sarà mai abbastanza, ci sarà sempre qualcuno altro che sarà più bravo di te e che parlerà 5 lingue per aggiudicarsi un posto di addetta vendita o di gelataio... Comunque non era questo di cui stavo parlando, deformazione professionale da disoccupata pardon. Ecco il succo è che puoi essere depresso perché la società in cui vivi fa veramente schifo e anche questo libro lo suggerisce, però bisogna trovare una forza dentro di sé per reagire e non abbattersi, diciamo che questo libro mi ha lasciato tanto a livello emotivo e personale. Mi ha fatto capire tante cose di me, cose che ho ritrovato nello stesso protagonista per quanto riguarda la scarsa autostima, goffaggine e insicurezza, e a delle dinamiche mentali autodistruttuve che si scatenano per il quale finisci per autosabotarti. È un libro che straconsiglio a chi sta passando un periodo depressivo, può sembrare un paradosso, ma io penso che un periodo difficile vada affrontato e conoscerne le dinamiche è meglio, per quanto alle volte preferiamo fuggire e distrarci dal problema, ma in realtà è inutile e non è produttivo, fingere di non avere un problema è peggio del problema stesso, perché quando tu sai di avere un problema ti adoperi per risolverlo, ma se invece si continua a distrarsi e a fuggire dal problema, non lo si affronta e quindi non ci si adopera per trovare una soluzione.

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