Amo leggere e scrivere, e ho deciso di realizzare questo spazio per recensire i libri che ho letto e leggerò.
lunedì 14 giugno 2021
Il giro di vite di Henry James
Ho un sesto senso sui libri che non mi piacciono questo avevo già la sensazione che non mi sarebbe piaciuto, tuttavia, mi sono lasciata persuadere da recensioni positive su questo romanzo. Il libro costava pochissimo su Amazon e ho detto vabbè dai per iniziare con "Henry James" essendo una lettura breve, può essere una buona idea. La storia appare intrigante, un' istitutrice deve seguire dei bambini in una grande tenuta. Questi bambini così buoni e calmi da apparire quasi disumani per la loro quiete e la totale mancanza di capricci fanciulleschi. Tuttavia, la storia gotica o psicologica fa acqua da tutte le parti, non decolla come dovrebbe. È un romanzo con un buon incipit, ma che poi non si capisce dove voglia andare a parare. Esistono i fantasmi o sono dentro la testa dell' istitutrice? È vero che li vede anche Flora, la bambina e il fratello Miles? Il libro gioca sull'ambiguità di tutto e personalmente ho trovato Miles abbastanza insolito con l' istitutrice dagli atteggiamenti affettuosi, ma non quelli soliti di un bambino, ma con un interesse amoroso nei confronti dell' istitutrice. Ma, anche qui sottointesi...per poi ritornare a mettere in dubbio tutto, persino il lettore si chiede cosa stia leggendo di preciso. Sicuramente, lo avrei apprezzato di più con occhi diversi, sicuramente innovativo per l' epoca in cui è stato scritto, ma purtroppo per me, resta una storia insoluta, con dei buoni spunti, ma che non decolla mai. La narrazione appare monotona e noiosa, per quanto possa essere scorrevole appare priva di contenuti salienti e totalmente priva di suspence. Poi, appare quasi inutile l' interesse stesso del lettore nello scoprire la verità, se i fantasmi della tenuta esistano o meno o siano frutto della fantasia dell' istitutrice, cioè nella misura in cui non siano una minaccia, non facciano nulla di pericoloso e dannoso, chissenefrega, è quello che ho pensato per tutto il romanzo. Poi, il finale volutamente aperto e pieno di domande sull' indeterminazione dell' oggetto del discorso, laddove i dubbi potevano essere tranquillamente svelati e chiariti dallo scrittore con una semplice parola o frase e invece no, questa chiusura della storia così fuorviante e aperta, mi ha creato frustrazione e irritazione. Non mi è piaciuto, ma proprio per niente! Horror non è, psicologico non è, perché non c'è poi questa grande introspezione e caratterizzazione del personaggio principale, l' istitutrice e se vogliamo neanche dei bambini, dato che ci sono tante zone d'ombra sulle loro menti e horror be' decisamente non lo è, con un' atmosfera leggermente gotica forse, ma di terrore e paura qui non c'è proprio nulla. Non accade mai assolutamente nulla, per tutto il romanzo, si respira solo noia a palate!
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