Per quanto il romanzo nell' epoca sia stato un vero caso editoriale, da trasmettere nei giovani la sindrome di Werther, rivedendosi in lui e provocando suicidi di massa, l' ho trovato in realtà molto scorrevole e molto distante dal riflettere o provocare una sindrome, molto probabilmente attualmente un libro del genere non potrebbe provocare gli stessi effetti del passato, essendo cambiati i tempi.
Credo in realtà, che con un' analisi accurata si potrebbe dire che Werther soffrisse di una forte depressione, che poi l' effetto scatenante fosse l' amore non corrisposto di Carlotta questo era anche tutto da vedere. Ci si appella al valore dell' amore per giustificare un gesto considerato inaccettabile, un peccato religioso che forse avrebbe compiuto comunque.
Nel complesso mi è piaciuto, è stato abbastanza scorrevole e di facile lettura, nonostante il tema "suicidio".
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