mercoledì 18 gennaio 2023

Notre Dame de Paris di Victor Hugo

Su questo grande classico francese corposo ce ne sarebbero tante di cose da dire, ma cercherò di non dilungarmi troppo. Victor Hugo è uno scrittore a 360 gradi, ciò significa che cerca di ricostruire e delineare perfettamente la Parigi del Medioevo, e descrive perfettamente con molta accuratezza la cattedrale di Notre Dame, alla stregua di come farebbe un critico e conoscitore dell' arte e dell' architettura. 
Ci possiamo figurare perfettamente la chiesa stagliarsi ai nostri occhi, attraverso le parole di Victor Hugo, è come immergersi dentro la Parigi Medievale.  Victor Hugo al momento della lettura ci prende per mano e ci conduce in questo viaggio da intraprendere insieme a lui, alla stregua di una guida turistica; e oserei dire una guida molto singolare dato che ci catapulta anche in un' altro luogo, ma anche in un' altra epoca, insomma intraprendiamo  un bel viaggio nel tempo e nello spazio. 
Incredibile e stupefacente, cosa un vero scrittore possa fare con in mano inchiostro e calamaio.
Questo romanzo parla di un dramma d'amore, di sentimenti non corrisposti,  femminicidio, caccia alle streghe,  razzismo, superstizione e pregiudizi, ma non solo: Spesso, nelle trasposizioni cinematografiche si narra superficialmente di questo romanzo, focalizzandosi su questi temi, ma perdendo di vista l' obbiettivo principale di Victor Hugo, la storia di Esmeralda e di tutti gli altri personaggi che la incrociano e si innamorano perdutamente di lei sono un' espediente, per porre l' accento e l' attenzione su ben altro; non a caso il romanzo si chiama "Notre Dame de Paris" e non "Esmeralda", proprio perché Victor Hugo con questo romanzo intendeva stimolare ed esortare i francesi a tutelare e preservare il proprio patrimonio storico e artistico. 
Infatti, è stato proprio grazie a questo romanzo che la cattedra di Notre Dame è stata conservata e restaurata per anni, ma sfortunatamente, come nel romanzo una parte della facciata ha preso fuoco nel 2019, e questo offre maggiore attualità al romanzo. 
Inoltre, i temi secondari della storia non sono meno accattivanti, se pensiamo che purtroppo, questa storia resta ancora ai giorni nostri così vicina a noi, perché Esmeralda non è altro che una vittima di femminicidio, una donna che pecca semplicemente di essere bella, un po' smorfiosetta e zingara da far gola a tanti uomini, e ha la sfortuna di piacere all' uomo sbagliato, all'arcidiacono Claude Frollo che resta folgorato da lei a tal punto da esserne ossessionato. 
Il personaggio di Frollo è ambiguo e contorto, in molti momenti del romanzo quasi lo si compatisce e si empatizza con lui, ma poi Victor Hugo ci permette di prendere le distanze da lui, e di farci capire che l' amore vero è puro, non è ossessivo, tossico e distruttivo, ma è quello che eleva l' animo umano anche quando non è corrisposto. 
È Quasimodo alla fine, l' unico personaggio che nella sua tragedia ne esce in qualche modo vincente, o almeno incontaminato, perché mantiene nel suo amore per Esmeralda la purezza dei suoi sentimenti per lei, e quasi appare più bello e meno deforme con l' espressione da innamorato, seppur non corrisposto.
Questo romanzo è poesia e fiaba insieme, 
è scritto talmente bene che non si sente il peso delle cinquecento pagine, insomma se piacciono i libri ben scritti non posso fare a meno di consigliarvelo. 
Ovviamente, per un libro così lungo, non posso fare a meno consigliarvi un' edizione ben fatta, come quella "Deluxe della Bur" con tutte le immagini dell' epoca, così dettagliata e curata nei minimi particolari, ha persino le pagine belle spesse e preciso non mi pagano per fare pubblicità a questa casa editrice, semplicemente penso che libri così importanti, debbano essere letti con delle traduzioni ed edizioni accurate, e che siano in grado di rendere giustizia a scrittori classici così importanti.

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