martedì 20 aprile 2021

Alice nel paese delle meraviglie e attraverso lo specchio di Lewis Carroll

Alice nel paese delle meraviglie è diventato un personaggio nell' immaginario collettivo così iconico, eppure così divergente da quello che Lewis Carroll scrisse nel suo racconto. Alice, oh tutti la immaginiamo con un vestito azzurro e bionda, come la Walt Disney ci ha fatto credere che fosse, ma Lewis Carroll non dà una descrizione così accurata e precisa di Alice. I personaggi che poi predominano la scena sono il cappellaio matto, il bianconiglio e lo stregatto, eppure nel romanzo sono personaggi marginali tanto quanto tutti gli altri, la vera protagonista resta sempre Alice perché è tutto realizzato dalla sua fantasia. Quello di Alice è il viaggio fantasioso, assurdo e psichedelico di una bambina dove nulla è comprensibile e si connota il no-sense di tutto. Eppure, è un libro che affascina per questa sua precisa illogicità, da cui traiamo tanti spunti di riflessione e spensieratezza. Ogni cosa se analizzata con accortezza diventa una metafora stessa della crescita e della vita. Alice fatica a comprendere il mondo degli adulti e gli adulti stessi a comprendere lei, del resto ogni cosa della vita appare priva di logica e di senso, siamo noi stessi a darglielo. È un libro folle e allo stesso tempo geniale nella sua assurdità evocativa. Tuttavia, mi aspettavo qualcosa di più,  pensavo che esistesse veramente quella citazione del bianconiglio sull'amare sé stessi :Ma tu mi ami?» chiese Alice. «No, non ti amo.» rispose il Bianconiglio.Alice corrugò la fronte e iniziò a sfregarsi nervosamente le mani, come faceva sempre quando si sentiva ferita.«Ecco, vedi? – disse il Bianconiglio – Ora ti starai chiedendo quale sia la tua colpa, perché non riesci a volerti almeno un po’ di bene, cosa ti renda così imperfetta, frammentata. Proprio per questo non posso amarti. Perché ci saranno dei giorni nei quali sarò stanco, adirato, con la testa tra le nuvole e ti ferirò. Ogni giorno accade di calpestare i sentimenti per noia, sbadataggine, incomprensione. Ma se non ti ami almeno un po’, se non crei una corazza di pura gioia intorno al tuo cuore, i miei deboli dardi si faranno letali e ti distruggeranno.La prima volta che ti ho incontrata ho fatto un patto con me stesso: mi sarei impedito di amarti fino a che non avessi imparato tu per prima a sentirti preziosa per te stessa. Perciò, Alice no, non ti amo. Non posso farlo.».

Ebbene, questa frase come molte altre citazioni su Alice nel paese delle meraviglie sono delle mere speculazioni non esistono veramente nel romanzo, ed è stato veramente deludente scoprirlo, probabilmente si coglie questo significato nascosto nel romanzo di Carroll sull'importanza di amare se stessi con le proprie strenezze e debolezze, ma non esiste un discorso del genere così esplicito al riguardo. Tuttavia, è stata una lettura piacevole e spensierata, è un libro che mette di buon umore e che induce anche gli adulti stessi a mettersi in discussione.

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