giovedì 22 dicembre 2022

La culla vuota di Mary Higgins Clark

Leggendo questo libro ho avuto come la sensazione di non averlo mai effettivamente iniziato, come posso spiegare il livello di piattezza di un libro che sembra non essere mai cominciato e non essersi mai effettivamente concluso. 
Privo di suspense, conosci già il killer dall' inizio del romanzo, e quindi, semplicemente prosegui la lettura nella speranza di scoprire il movente, ma anche quello appare nebuloso e poco credibile.
Poi, anche tutte le dinamiche di indagine, non esiste una vera e propria indagine poliziesca, ora nonché io sia un'esperta di romanzi gialli e thriller, ma quei pochi che ho letto seguivano una logica e un senso, mentre questo sembra uno di quei film americani a basso budget in cui ci mettiamo anche una storia d'amore tra i protagonisti, per colmare i vuoti, o meglio per tappare gli enormi buchi della trama.
Poi non so, ho ritenuto questo libro anche un po' troppo pseudo cristiano/ cattolico e offensivo nei confronti della scienza e medicina, come quasi volto a screditare i medici o il fatto della ricerca scientifica, affinché le donne possano concepire figli in vitro.
La dinamica del dottore pazzo che fa avere dei figli a donne sterili con l' inganno non aveva veramente senso, o che le uccidesse senza neanche un vero e proprio schema, perché avevano scoperto il suo gioco losco. 
Un dottore che fa una cosa del genere non lo si può considerare cattivo a tutti gli effetti, perché sta facendo qualcosa per il bene delle donne, certo ovviamente è giusto che prestino il proprio consenso, ma io penso che una donna sterile lo avrebbe fatto, piuttosto che ricorrere ad un' adozione; quindi, veramente tutto questo inganno poteva benissimo essere evitato, anche se, magari, all' epoca del libro tutto ciò fosse stato illegale, io penso che una donna per raggiungere la propria maternità si sarebbe comunque prestata. 
Tuttavia, credo che il problema di fondo sia il pensiero cattolico dell' autrice, essendo fermamente cattolica, perché Dio viene citato non so quante volte in questo libro, con preghiere e vari riferimenti, e quindi è evidente che la scrittrice sia contro la manipolazione della vita, perché deve essere tipo volere di Dio. 
E sinceramente, è un giallo o un libro per dire, che sei contro la fecondazione in vitro, e indottrinare le persone con il tuo pensiero clericale?! 
Odio i libri che prendono questa scia, in cui Dio viene inserito così a casaccio. 
Non sono credente e quindi, ritrovarmi infinocchiata, dentro un libro che dovrebbe essere un thriller / giallo, e invece mi spuntano riferimenti biblici e cattolici in cui si delinea la linea di pensiero credente della scrittrice, così rigida e chiusa oserei dire, mi fa saltare i nervi, perché mi sento presa in giro. 
Se volevo leggere qualcosa di cattolico, prendevo la Bibbia o il vangelo, o comunque, sono io che decido cosa diavolo voglio leggere! Non sei tu a prendere il lettore e a convincerlo a leggere un libro, facendogli credere che sia un giallo / thriller e poi in realtà ci metti tutt'altro. 
Poi, quel poveraccio di lettore si ritrova a leggere il pensiero irritante e bigotto di una cattolica puritana del cappero, che vorrebbe solo mandare a quel paese, quando invece potevi fare un libro alla Nicolas Park ed eravamo tutti più contenti, così se lo leggevano consensualmente soltanto i cattolici pseudo romantici. 
Comunque , a parte questo la totale mancanza di introspezione, un cattivo così poco coinvolgente e i protagonisti ancora peggio. 
Un libro così piatto da non poter neanche dire che sia effettivamente brutto, ma veramente inconsistente.

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