lunedì 6 aprile 2020

Rebecca la prima moglie

"Rebecca la prima moglie" è il primo romanzo che leggo di "Daphne Du Maurier" e devo dire che nonostante l'edizione lasci un po' a desiderare per il testo minuscolo, e io con i miei occhi da talpa pur avendo gli occhiali mi è costata una fatica immonda la lettura... Il libro si lascia leggere ben volentieri, sono ricorrenti immagini dark e gotiche per tutto il romanzo, un richiamo al medievo con qualche sfumatura noir. Non mi sorprende infatti, che Hitchcock abbia girato la versione cinematografica, non poteva essere altrimenti lo stile narrativo ricorda molto i film di Hitchcock. 
Tuttavia, non so se il film sia riuscito a rendere lo stato psicologico della protagonista, la sua ossessione morbosa nei confronti di Rebecca, la prima moglie di suo marito. 
La consorte defunta si staglia e predomina l' intero romanzo, pur essendo morta, si aggira in ogni angolo della tenuta di Manderley, sulla bocca di tutti e sui ricordi. La protagonista di cui non si fa mai il nome, ne diventa la sua errata sostituta.
Tuttavia, questo ruolo inizia a starle stretto, e la curiosità verso quella donna diventa sempre più insistente.  
La gelosia e il desiderio di rivalsa contro quella donna del passato che tutti stimavano e ammiravano, diventa incontrollabile.

Si insinua il fastidioso dubbio che il marito l' abbia sposata solo per dimenticare la sua precedente moglie, solo per colmare quel vuoto incolmabile. L' assenza diventa più rumorosa e devastante della presenza stessa. Liberarsi di un ricordo e del fantasma di una donna si rivela più difficile, di una donna in carne e ossa.  
Per tutto il romanzo aleggia questo sentimento di inadeguatezza e insicurezza della protagonista, che si ritrova a dover fronteggiare contro le oscure ombre del passato di suo marito.

Questo romanzo suggerisce che la realtà può diventare una costruzione mentale, la nostra testa è spesso ingannevole, e puo' costruire essa stessa la verità, in base a come si interpretano gli sguardi, le parole dette e  ancora di più quelle lungamente taciute.   
Non voglio spoilerare nulla, quindi concludo così questa recensione:
L' unica cosa che posso dire è che un romanzo che tiene il lettore incollato sulle pagine, per sapere quali saranno le sorti della piccola e modesta seconda moglie.  Inoltre, una cosa curiosa e interessante è che il libro inizia dalla fine, il primo capitolo si apre lasciando spiazzato il lettore non si capisce bene di cosa si stia narrando, solo dopo aver terminato il libro si intuisce la stretta connessione tra l' ultima pagina e i primi capitoli, infatti li ho riletti subito dopo aver finito il romanzo per ricomporre perfettamente i pezzi del puzzle.











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